Ferrari si conferma tra marchi più solidi al mondo. Le italiane perdono peso
Perdono terreno, nell’arco dell’ultimo anno di osservazione, i marchi italiani su scala globale. La Brand Finance Global 500, la classifica dei principali marchi mondiali, è dominata dagli americani con una quota del 46%, al secondo posto quelli cinesi con una quota del 10% grazie ad una crescita del 28%. Male in generale tutta l’Europa che perde terreno a favore dei marchi americani, giapponesi e soprattutto cinesi.
Secondo Brand Finance, la società di consulenza e valutazione degli asset intangibili che ha stilato come ogni anno questa particolare classifica, il cambio sfavorevole ha senza dubbio penalizzato i marchi italiani, “ma il problema è che i concorrenti globali, hanno cominciato a giocare molto duro. Ad esempio i marchi cinesi, che fino a poco tempo fa sostanzialmente non esistevano, adesso mettono in difficoltà quelli del vecchio continente.”
Nonostante il trend ci sono diversi marchi italiani che crescono sia in termini di solidità sia come valore. La Brand Finance Italy 50 del 2016, classifica dei principali trademark italiani ordinati per valore economico e per solidità marketing evidenzia come Eni e Enel anche nei rispettivi settori stiano registrando risultati importanti. “In termini di valore economico, anche Luxottica, Ferragamo e Ferrero, sono cresciuti bene. Stanno lavorando molto bene in termini di solidità del marchio anche Lavazza, Edison, Luxottica, Benetton e Maserati. Ad esempio Maserati ha finalmente raggiunto un rating AAA-, avvicinandosi a Ferrari che ha un rating AAA. Come dimostrato da una nostra recente ricerca, un rating AAA e/o un rapporto tra valore del marchio e valore d’impresa superiore al 30% aumentano notevolmente le probabilità che l’azienda abbia delle buone performance nel S&P500″.
“Per migliorare le performance dei nostri brand è necessario, prima di tutto, entrare realmente nell’ottica che il marchio è un asset fondamentale dell’impresa. Ad esempio, in questa fase di numerosi M&A, quanto la compatibilità tra marchi viene considerata? Pochissimo” – sottolinea Massimo Pizzo managing director Italy di Brand Finance.
“Perché si possa fare un salto di qualità è necessario migliorare la comunicazione tra chi si occupa di marketing e chi gestisce l’azienda (CEO e CFO): il marketing utilizza linguaggi e metriche, come ad esempio il livello di notorietà e la reputazione, che concretamente non sono comprensibili dal top management che diversamente si focalizza sui valori economici.”
Nonostante il ridimensionamento, con un valore di oltre 9 miliardi il brand Generali si conferma primo in Italia. Con un Brand Rating AAA Ferrari, nonostante il leggero indebolimento, si conferma uno dei marchi più solidi del mondo e primo in Italia. In pagina l’immagine che riassume i numeri dei maggiori brand del Bel Paese.