Fca inizia l’anno a tutto gas, immatricolazioni in Europa +15,2%
E’ proseguita anche nell’anno nuovo la forte crescita delle immatricolazioni di Fiat Chrysler Automobiles (Fca). Con circa 83.800 immatricolazioni, a gennaio le vendite di Fca sono cresciute del 15,2%, valore superiore a quello ottenuto dal mercato pari a un +10,1%. La quota della casa automobilistica è salita di 0,4 punti percentuali al 7%. Oltre alla crescita registrata in Italia (+12,7 per cento in un mercato cresciuto del 10,1 per cento), Fca ha ottenuto risultati positivi in quasi tutte le principali nazioni europee: in Germania i volumi in crescita sono stati del 22,7% (in un mercato che ha registrato un aumento del 10,5 per cento), in Francia del 19% (rispetto al +10,6% del mercato) e in Spagna addirittura del 32,2% (in confronto al +10,6 per cento del mercato).
Guardando ai singoli marchi, segno positivo per Alfa Romeo, le cui immatricolazioni sono aumentate del 31,4 per cento, grazie all’effetto Giulia. Bene anche Fiat con un +17,3%. La Panda, con circa 17.900 immatricolazioni (+4,8%) è risultata l’auto più venduta del segmento. Alle sue spalle la 500 con circa 15.700 registrazioni, in aumento rispetto al 2016 del 14,6%. Restando all’interno della famiglia 500, interessanti i risultati della 500L che è la più venduta del suo segmento con una quota vicina al 22%. Altrettanto positivo il risultato della 500X, ormai stabilmente tra le più vendute del suo segmento: a gennaio è prima in Italia con una quota del 14,7%, si conferma nella top 5 in Spagna, Belgio e Austria ed è stabilmente tra le più richieste in Europa. In crescita anche la Tipo, che in Italia a gennaio è stata la seconda vettura più venduta del segmento.
Immatricolazioni a parte, a scaldare il titolo Fca, che a inizio giornata corre in testa al listino principale di Piazza Affari con un progresso di circa l’1,5%, è il ritorno delle speculazioni sul risiko dell’auto. Nei giorni scorsi la frnacese Peugeot Citroen ha confermato di star valutando le opzioni per poter acquistare Opel, la divisione europea di General Motors, espandendo in questo modo la collaborazione in corso con il gruppo statunitense (leggi QUI). L’eventuale integrazione Peugeot-Opel potrebbe riaccendere l’appeal speculativo su tutto il settore automobilistico e aumenterebbe le possibilità di una fusione tra Fca e Gm, in quanto senza gli asset europei non ci sarebbero più sovrapposizioni di business con General Motors.