FCA: caso diverso da Volkswagen, ma bilancio più fragile. Titolo rimbalza in Borsa
FCA rimbalza a Piazza Affari (+3,80% a 9,11 euro) dopo il capitombolo di ieri causato dall’accusa dell’Epa, l’Envirolment Protection Agency, di presunte violazioni del Clean Air Act per non aver comunicato l’esistenza di un software installato nei motori diesel di 104 mila veicoli venduti negli Stati Uniti (Jeep Grand Cherokee e Dodge Ram prodotti tra il 2014 e il 2016). Si tratterebbe di un dispositivo, secondo l’Epa, per ridurre le emissioni in determinate condizioni e a basse temperature.
Rabbia palpabile in casa FCA, che si può percepire dalle dichiarazioni di Sergio Marchionne rilasciate ieri pomeriggio in una conference call con la stampa italiana. “Non abbiamo commesso alcuna frode e il nostro caso non è in nulla assimilabile a quello di Volkswagen. Non permettermo a nessuno di discutere la moralità della nostra azienda”, ha fatto sapere il numero uno di Fiat-Chrysler.
Questa mattina non potevano mancare i commenti di case d’affari e analisti sulla vicenda che si è abbattuta improvvisamente sul Lingotto. “Il caso è diverso da quello di Volkswagen e di minor entità, riteniamo eccessiva l’indicazione dell’Epa di una multa fino a 4,6 miliardi di dollari, pari a 2,8 euro per azione”, commentano gli esperti di Equita che hanno tagliato il giudizio sul titolo FCA a hold per l’incertezza che la vicenda sicuramente porterà.
Incertezza che aumenta perchè “anche la Germania tornerà sull’argomento, le class action non possono essere escluse, le vendite dei modelli diesel in Usa potrebbero soffrire, la questione M&A viene sospesa finchè la questione non verrà chiarita e la struttura finanziaria è più debole rispetto rispetto a quella di Volkswagen“.
Su quest’ultimo punti hanno insistito anche gli analisti di Kepler Cheuvreux che vedono notevoli differenze con il caso Volkswagen, ma il bilancio di FCA è più fragile. Secondo gli esperti, qualora il caso dovesse andare avanti, i rischi di un eventuale aumento di capitale oppure il bisogno di dsmettere asset sarebbero più alti per Fiat-Chrysler.