FCA: +20% a Piazza Affari dall’elezione di Trump, e con Mary Barra alla Casa Bianca…
Fiat Chrysler continua a sfruttare l’effetto Donald Trump. Dal giorno delle presidenziali americane, lo scorso 8 novembre, il titolo FCA ha messo il turbo a Piazza Affari guadagnando circa 20 punti percentuali. Il Lingotto guarda di più ai possibili effetti della cosiddetta “Trumponomics”, ovvero alle promesse di un maxi piano di investimenti annunciato da Trump in campagna elettorale, che alla crisi di Governo in Italia dopo la vittoria del No al referendum costituzionale.
Una conseguenza del business del gruppo di Sergio Marchionne che ormai genera il 90% dei suoi profitti negli Stati Uniti. Il rally di Fca a Piazza Affari non è stato scalfito nemmeno dalla brusca battuta di arresto delle immatricolazioni negli Stati Uniti, che a novembre sono diminuite del 14% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Un’altra decisione di Trump ha galvanizzato il settore dell’automotive sulle principali piazze finaziarie internazionali.
Il miliardario newyorchese ha infatti nominato Mary Barra, numero uno di General Motors, nel comitato di esperti di politica economica che lavoreranno a stretto contatto con lui. Gli analisti scommettono su posizioni più morbide rispetto ad Obama nei confronti dell’industria delle quattro ruote, specialmente per quanto riguarda le emissioni inquinanti.