Falsa partenza per le Borse europee: è l’incertezza a prevalere all’indomani dell’Eurogruppo
Volatilità diffusa sui mercati finanziari europei. Dopo un’apertura positiva, i principali listini del Vecchio continente sono tornati a imboccare la strada dei ribassi. A Madrid l’IBex35 è piatto a 6.684,5 punti, mentre il Cac40 segna un -0,03% a 3.156 punti. Si muove sotto la parità il Dax che a Francoforte si attesta a 6.373,6 punti. Quando è trascorsa più di mezz’ora dall’apertura degli scambi anche Piazza Affari ha virato in negativo, con il Ftse Mib che cede lo 0,16% a 13.790. E la tensione non si allenta nemmeno sul fronte obbligazionario. Se il differenziale di rendimento tra i Bonos a dieci anni e il Bund tedesco si mantiene sopra i 560 punti base (rendimento al 6,92%), lo spread Btp/Bund viaggia sopra i 470 punti, con rendimento del decennale al 6,04%.
“In Europa la risalita degli spread sui titoli italiani e spagnoli ha resettato tutto allo status-quo pre 29 giugno con i Paesi del Nord rigidi nelle loro condizioni capestro richieste per acconsentire ad un intervento sui bond dei Paesi in difficoltà – commentano gli esperti di Cmc Markets – A preoccupare ora sono soprattutto i tempi, poiché l’implementazione dell’Esm potrebbe richiedere fino all’anno prossimo e gli investitori sembrano aver realizzato che, come al solito, non si ha a disposizione una soluzione veloce e immediata alla crisi”.
Ieri in Europa è stata la giornata dell’Eurogruppo. Al termine di un incontro che si è protratto fino alle due di notte i ministri delle Finanze dell’Eurozona hanno raggiunto un’intesa sul pacchetto di aiuti per le banche spagnole, che si concretizza in una prima tranche da 30 miliardi da versare entro la fine del mese. Non solo, a Madrid è stato concesso un anno in più per centrare il target sul deficit di bilancio al 3% del PIl. L’approvazione del programma è stata tuttavia rimandata al 20 luglio quando torneranno a riunirsi i ministri.