Eurozona esce da lunga recessione, +0,3% il Pil nel secondo trimestre dell’anno
Riemerge dalla recessione l’economia dell’area euro che era reduce da sei trimestri consecutivi di contrazione dell’attività economica. Sotto la spinta della crescita superiore al previsto di Germania e Francia, rispettivamente prima e seconda economia del Vecchio continente, il Pil dei 17 Paesi dell’area euro ha chiuso il secondo trimestre con un progresso superiore alle attese pari a +0,3% t/t. Questa mattina sia la Germania che la Francia avevano diffuso dati sul Pil oltre le attese con rispettivamente un +0,7% e +0,5% su base trimestrale.
La lettura preliminare diffusa dall’Eurostat segnala un progresso dello 0,3% su base trimestrale dopo il -0,3% dei primi tre mesi dell’anno (dato rivisto da -0,2%). Battute le attese che erano ferme a +0,2%. L’economia dell’area euro era reduce da sei trimestri consecutivi di contrazione. Su base annua l’economia rimane in contrazione con un calo dello 0,7%.
“La fiducia resta fragile e alcuni dei problemi strutturali che sono stati messi sotto il tappeto fino a dopo le elezioni tedesche potrebbero tornare a galla”, rimarca Peter Vanden Houte di Ing che vede un recupero modesto come scenario più probabile con l’anno che si dovrebbe chiudere con Pil in calo dello 0,5% per poi risalire dello 0,9% nel 2014.
Tra i singoli Paesi dell’area euro spicca il +1,1% t/t del Pil portoghese. Il Paese lusitano riemerge con forza dalla recessione che durava da dieci trimestri consecutivi. Su base annua la contrazione del Pil risulta del 2%, dimezzata rispetto al -4% precedente.