Notizie Notizie Mondo Eurozona: per analisti crescita negativa già questo trimestre, tassi Bce visti scendere fino allo 0,5%

Eurozona: per analisti crescita negativa già questo trimestre, tassi Bce visti scendere fino allo 0,5%

28 Novembre 2011 15:27
L’arrivo dell’inverno coinciderà con l’ingresso in recessione dell’area euro. Aumenta il plotone delle previsioni che vedono la ricaduta recessiva materializzarsi già nel corso di questo trimestre. Morgan Stanley oggi ha aggiornato le proprie stime indicando proprio nei due trimestri a cavallo tra 2011 e 2012 come quelli più difficili con una flessione su base congiunturale dell’1% nel quarto trimestre 2011 e dell’1,4% nel primo trimestre del 2012. Anche secondo gli economisti di Barclays già nell’ultimo trimestre dell’anno l’eurozona registrerà una contrazione dell’economia.
Economia eurozona attesa in moderata contrazione nel 2012
Le nuove stime di Morgan Stanley sono per l’intero 2012 di una contrazione del pil dell’eurozona dello 0,2% per poi riprendersi a +0,9% nel 2013. I principali Paese dell’area, Germania e Francia, dovrebbero riuscire a chiudere il prossimo anno con pil il flebile progresso: +0,1% la Germania e +0,3% la Francia. la prima però nell’inverno difficilmente riuscirà ad evitare una crescita negativa a causa soprattutto della sua forte dipendenza dall’export. A pesare sull’eurozona in generale saranno le pressioni sui mercati legate alla crisi del debito e le misure aggiuntive di austerità che saranno messe in atto dai vari governi. La banca statunitense si attende a inizio 2012 ulteriori misure di allentamento della Bce con l’indebolimento dell’euro che dovrebbe contribuire a riavviare la crescita, seppure a tassi molto modesti.
Nel suo outlook 2012 la banca statunitense ha tagliato le stime rispetto a quelle formulate lo scorso agosto soprattutto per quanto riguarda il 2012. In particolare, nello scenario base che presuppone un accordo a dicembre che riesca a ristabilire la fiducia nell’eurozona e la Bce che intensifica il suo impegno a supporto del mercato obbligazionario, la crescita globale sarà al ritmo del 3,5% dal +3,8% indicato ad agosto.
 
Mancato accordo su crisi debito porterebbe a recessione peggiore di quella post-Lehman
Una recessione globale peggiore di quella post-Lehman. E’ la prospettiva indicata da Morgan Stanley nel caso non si trovasse un accordo in sede europea per la soluzione della crisi del debito sovrano. Si tratta di uno scenario “super-bear” che si basa su un mancato accordo dei governi europei il prossimo 9 dicembre su un’integrazione fiscale e anche sul mancato maggiore impegno della Bce. In tale contesto un break-up dell’euro non può essere escluso con il materializzarsi di default sia nel settore privati che in quello  pubblico. Morgan Stanley sottolinea comunque come si tratti di uno scenario estremo.

Bce in azione, tassi potrebbero scendere velocemente allo 0,5%
Nel dettaglio Morgan Stanley ritiene che la Bce sarà costretta a portare i tassi ai nuovi minimi storici (0,5%) già nei primi scorci del 2012 apportando anche nuove misure non convenzionali di stimolo. Sulla stessa lunghezza d’onda Barclays che vede tre tagli consecutivi al costo del denaro da parte dell’istituto guidato da Mario Draghi: sforbiciata di 25 punti base a dicembre, poi a gennaio e infine a febbraio.
Previsto un attivismo anche da parte delle altre principali banche centrali per stimolare al massimo l’economia. Morgan Stanley vede la primavera il nuovo piano di quantitative easing da parte della Federal Reserve, mentre a febbraio la Bank of Englank potrebbe aumentare ulteriormente il proprio piano di stimolo.

Italia, Morgan Stanley stima contrazione pil dell’1% nel 2012 e disoccupazione al 10%
Il 2012 sarà anche l’anno del ritorno in recessione per l’Italia. L’outlook 2012 sull’economia mondiale di Morgan Stanley vede l’economia italiana contrarsi dell’1% nel 2012 dal +0,6% di quest’anno. Nel 2013 è prevista una moderata ripresa con un +0,2% del pil. Queste stime si riferiscono allo scenario base, mentre in quello più negativo la contrazione del pil il prossimo anno potrebbe essere addirittura del 3%.
Il nuovo governo Monti annuncerà ulteriori misure di austerity, sottolinea Morgan Stanley, e lo  scavare più a fondo nelle tasche delle famiglie italiane sembra essere la strada principale che seguirà. Misure di austerità che secondo la banca d’affari statunitense porteranno a una diminuzione del deficit di bilancio, ma in percentuale al pil il miglioramento sarà meno imponente complice il contesto recessivo. Le stime sono infatti di un rapporto debito/pil in ascesa al 120,4% nel 2011, 123,3% nel 2012 e al 124,3% nel 2013. La disoccupazione è vista in forte crescita al 10% il prossimo anno dall’8,3% di quest’anno.