L’Europa si rimette in marcia. Segnano un frazionale rialzo questa mattina le principali piazze finanziarie del Vecchio Continente dopo aver archiviato la prima seduta del 2011 all’insegna dei rialzi. La partenza è sprint per la piazza finanziaria di Londra, che torna alle contrattazioni dopo una lunga pausa natalizia, mentre gli altri indici del Vecchio Continente segnano rialzi più contenuti. Il Ftse guadagna l’1,76% a 6.003 punti, a Parigi il Cac 40 registra un rialzo dello 0,20% a 3.908 punti. Sostanzialmente invariati gli indici di Francoforte (-0,01%) e Amsterdam (+0,03%). Lieve rialzo per la Borsa del Portogallo dove il Psi 20 segna un progresso dello 0,19%. Mentre a Milano il Ftse Mib si accontenta di un +0,23% a 20.482,47 punti.
Il trend rialzista ha contagiato anche Tokyo balzata nella prima seduta del 2011. L’indice Nikkei, dopo la pausa festiva del nuovo anno, ha terminato gli scambi in rialzo dell’1,65%, a ridosso dei massimi intraday, beneficiando della volata di inizio d’anno segnata ieri da Wall Street, salita ai livelli più alti degli ultimi due anni sulla scia dei buoni dati registrati dai settori manifatturiero e delle costruzioni che migliorano le prospettive per l’economia statunitense e di quella internazionale.
Anche oggi sono molti i temi da seguire. A Milano resta in primo piano il settore auto, complice i dati delle immatricolazioni. Con i primi mesi in progresso trainati dal sostegno degli incentivi nel primo trimestre e la seconda metà dell’anno in caduta libera, le immatricolazioni di nuove vetture in Italia hanno chiuso il 2010 con un calo del 9,2%. E’ il dato il peggiore degli ultimi 14 anni. Non è sfuggita alla retromarcia delle vendite il gruppo Fiat che ha registrato nell’anno appena concluso un calo delle vendite del 16,7% a 589.195 unità, contro le 707.591 del 2009. Nel solo mese di dicembre i volumi del gruppo torinese hanno subito una flessione del 26,4%.
Da Mirafiori sottolineano comunque il buon andamento del trend degli ultimi mesi, che ha permesso alla quota di crescere dal 27,5% di ottobre e dal 28,5% di novembre al 29,7% di dicembre. Inoltre gli occhi restano puntati su Fiat e Fiat Industrial. L’operazione di spinoff dell’auto ieri ha premiato il Lingotto: i due titoli sono i migliori del Ftse Mib. Certamente almeno in questi giorni tutti si aspettano che la bagarre continui, con variazioni molto nette, anche nell’ordine del 10% al rialzo e al ribasso.
Una situazione che potrebbe durare per molte sedute, in attesa che si formi un punto di equilibrio. A questo punto – segnalano nelle sale operative – avrà buon gioco chi si vorrà cimentare nel trading a brevissimo.
Parte bene in Borsa, al secondo giorno di contrattazione, la doppia Fiat. Industrial segna un prezzo di 9,1 euro con un rialzo dell’1,78% mentre Fiat Spa sale del 2,06% a 7,1 euro. Entrambi i titoli oscillano sui prezzi della chiusura. Di certo gli analisti qualche idea ce l’hanno. Bernstein ha avviato questa mattina la copertura su Fiat con rating market perform. Mentre Citigroup su Fiat fissa target price a 8,4 euro, Ubs è più cauto e ferma il prezzo obiettivo a quota 8 euro. Secondo gli analisti della banca svizzera la “bad Fiat” non è poi così male.
Il motivo? Il broker pur fissando un target di prezzo a 8 euro mette in conto ulteriori 2 euro per il take over che potrebbe verificarsi prima del ritorno in Borsa di Chrysler. Al Lingotto ha annunciato ieri Sergio Marchionne, ad di Fiat, in occasione della cerimonia di debutto in Borsa di Industrial, si sta ragionando sull’ipotesi di un aumento della partecipazione in Chrysler al 51%, già nel 2011. E l’idea potrebbe sostenere la quotazione di Fiat Spa.
Anche per Fiat Industrial stessa musica da Morgan Stanley, che ha avviato la copertura ma con rating equal-weight. Da monitorare anche oggi poi il settore finanziario: ieri ha fatto notizia il Banco Popolare (+1,03% a 3,435 euro) dopo che l’Autorità garante per la concorrenza ha dato il proprio assenso alla cessione della controllata Caripe alla Cassa di risparmio di Teramo, mentre oggi è chiacchierata la Popolare di Milano (+0,75% a 2,685 euro). Durante l’ultima settimana di gennaio, tra il 24 e il 28, l’istituto riceverà le offerte vincolanti per rilevare la partecipazione dell’80% di Bipiemme Vita, secondo quanto ricostruito da un quotidiano finanziario che aggiunge che la francese Covea sarebbe in vantaggio per diventare il partener di Piazza Meda.
Resta ai nastri di partenza invece Atlantia (-0,06% a 15,47 euro). Il titolo ha ormai digerito la notizia dell’accordo con Toto per la cessione per 89 milioni della partecipazione, pari al 60% del capitale sociale, detenuta in Strada dei Parchi, società titolare della concessione delle autostrade A24 Roma-L’Aquila-Teramo e A25 Torano-Pescara. Poco mossa anche Lottomatica (+0,05% a 9,415 euro). Non fa presa il nuovo gioco uscito dal cappello della società del Lotto. Il primo biglietto che Gratta e Vinci propone per il 2011 si chiama “Maxi Miliardario” e promette di offrire il più ricco pay out nella storia del concorso.
Nuove grane invece per Finmeccanica (-0,06% a 8,605 euro). La Procura di Roma ieri ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex consulente del gruppo Lorenzo Cola nell’ambito di un’inchiesta su un caso di riciclaggio internazionale secondo quanto riferiscono fonti giudiziarie.