Europa: mercati cauti in attesa del PIl statunitense. Incertezza sulla questione Grecia
I mercati europei preferiscono la strada della cautela in quest’ultima seduta della settimana e del mese di maggio. Un atteggiamento che rimane prudente di fronte alla questione Grecia e all’evolversi dei negoziati con i creditori internazionali, e in attesa di quello che è il market mover di giornata: ossia il Pil annualizzato relativo al primo trimestre 2015 negli Stati Uniti che verrà comunicato nel primo pomeriggio italiano.
Pil Usa, il dato di giornata
Sebbene l’attenzione degli investitori nella zona euro rimanga sempre orientata in direzione di Atene dopo le ultime dichiarazioni della direttrice del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, che ha raffreddato le speranze di un accordo imminente e non ha escluso l’ipotesi di una uscita di Atene dall’euro, a livello internazionale si guarda soprattutto alla prova del Pil che attende l’America. Secondo le stime degli analisti interpellati da Bloomberg la seconda lettura del Pil statunitense dovrebbe mostrare una contrazione dello 0,9% dopo il +0,2% registrato nella prima rilevazione. Una frenata però che, secondo gli esperti e alcuni esponenti della Federal Reserve (Fed), dovrebbe essere solo temporanea.
Un dato molto atteso in ottica delle prossime mosse Fed in tema di rialzo dei tassi di interesse. Venerdì scorso la governatrice della banca centrale Usa, Janet Yellen, ha rimarcato che sarebbe appropriato un rialzo dei tassi di interesse nel corso del 2015 se l’economia preformerà come previsto, con il mercato del lavoro ancora in rafforzamento e l’inflazione verso il 2% nel medio termine.
Crescita economica in primo piano oggi anche in Italia. L’Istat ha pubblicato la lettura finale del Pil tricolore relativo al primo trimestre 2015 che ha visto su base annua una crescita dello 0,1% dalla variazione nulla registrata nella precedente rilevazione. Le attese erano anche in questo caso per una variazione nulla. Su base trimestrale l’incremento è stato dello 0,3%, in linea con il dato precedente e con le attese degli analisti.
In questo scenario i listini del Vecchio continente si muovono in ribasso: il Ftse 100 cede in questo momento lo 0,09%, mentre il Dax e il Cac40 perdono lo 0,77% e lo 0,55 per cento. Ribassi anche a Piazza Affari, dove il Ftse Mib segna una flessione dello 0,49% a 23.627,93punti.
Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund in risalita rispetto alle prime battute di giornata. Il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi viaggia ora sopra i 137 punti contro i 135 punti base in avvio di giornata. Il rendimento del Btp decennale è all’1,88%.