Eurodollaro verso i minimi da inizio anno
A quelle annunciate giovedì scorso potrebbero aggiungersi nuove misure di stimolo. È quanto emerge dalle dichiarazioni rese da Erkki Liikanen e Jozef Makuch, membri del board della Bce e, rispettivamente, chairman della banche centrali di Finlandia e Slovacchia. Il primo ha rilevato che l’Eurotower “è cosciente dei rischi per la stabilità dei prezzi e per la ripresa dell’economia derivanti da un prolungato periodo di bassa inflazione” mentre Makuch ha ricordato “che esiste la possibilità di nuovi tagli al tasso benchmark”.
La discesa del tasso Eonia (Euro overnight index average, tasso medio utilizzato nell’interbancario per prestiti giornalieri) al minimo minimi storico dello 0,053% e l’incremento delle attese di inflazione di 3 punti base segnalano che il mercato sembrerebbe credere nella determinazione e nella capacità della Bce di far ripartire la trasmissione del credito e i prezzi al consumo in Eurolandia.
In questo contesto l’incrocio tra la moneta unica e il biglietto verde quota nei pressi dei minimi da quattro mesi a 1,3541. Kit Juckes, capo degli strategist di Societe Generale, ritiene che la nuova rottura di 1,3570 “potrebbe innescare un nuovo test dei minimi annui toccati a 1,348”.
Allungando l’orizzonte temporale, la svizzera Ubs ha confermato di attendersi, “alla luce della fine del processo di diversificazione di cui ha beneficiato l’euro”, una discesa del cross “a 1,25 usd entro la fine dell’anno”.