Euro/dollaro verso 1,10 in caso di rialzo Fed
Le deboli indicazioni arrivate oggi dal’indice Ifo tedesco non hanno smosso più di tanto l’euro. Anzi il cross tra la divisa unica europea e il dollaro Usa ha moderatamente accelerato al rialzo in area 1,129. L’indice Ifo che misura la fiducia degli imprenditori tedeschi si è attestato ad agosto a 106,2 punti, in calo rispetto ai 108,3 punti del mese precedente. Le attese erano per un dato a 108,5.
Le attenzioni del mercato rimangono rivolte a Jakson Hole, la località del Wyooming che da oggi ospita il tradizionale simposio dei banchieri centrali. Domani parlerà il presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, che potrebbe confermare l’intenzione della banca centrale statunitense di muovere al rialzo sui tassi nei prossimi mesi, come fatto intendere dalle ultime dichiarazioni “da falco” di alcuni membri Fed.
“In questa fase il fattore discriminante per l’euro è rappresentato più dai dati USA che da quelli dell’area euro”, sottolinea Asmara Jamaleh, economista per i mercati valutari di Intesa Sanpaolo. Il discorso della Yellen sarà probabilmente decisivo per un’eventuale fuoriuscita dal range stretto dell’ultima settimana tra 1,12 e 1,13. “Livello di euro più coerenti in presenza di un rialzo Fed sarebbero a 1,10 EUR/USD o poco sotto”, rimarca la Jamaleh.
Sul fronte macro oggi focus sugli ordini di beni durevoli Usa di luglio (consensus +0,5%) e domani la nuova lettura del pil statunitense (atteso a +1,1% annualizzato dal +1,2% della prima lettura flash). Ieri deboli indicazioni dalle vendite di case esistenti che hanno fatto registrare a luglio un calo superiore alle attese. La dinamica del biglietto verde in questi giorni rimane contenuta all’interno di un range, in attesa di segnali più chiari dalla Fed sul timing del prossimo rialzo dei tassi. L’intervento di Yellen a Jackson Hole domani fornirà indicazioni rilevanti in tal senso. Un rialzo prima di fine anno aiuterebbe il dollaro a riprendersi dal calo recente.