Eurodollaro sotto 1,28, focus sul nostro Paese
Le incertezze legate al salvataggio delle banche cipriote e le nubi che aleggiano sul futuro politico del nostro Paese tornano a spingere al ribasso l’eurodollaro, sceso oggi ai minimi degli ultimi 4 mesi sotto quota 1,28 dollari. Dopo aver toccato 1,2750, attualmente per acquistare un euro sono necessari 1,2771 dollari, lo 0,7% in meno rispetto al dato precedente.
“La discesa al di sotto di 1,28 -ha dichiarato Filippo Diodovich, Market Strategist di IG- ha confermato la tendenza ribassista di medio/breve periodo, creando i presupposti per una estensione della discesa fino sullo strategico supporto di lungo periodo a 1,2660, bottom di metà novembre e ultimo dei ritracciamenti di Fibonacci dell’ascesa dai minimi della scorsa estate”.
Oggi l’incertezza sul futuro governo del nostro Paese ha penalizzato l’asta di titoli a medio-termine indetta dal Tesoro. I titoli a 5 anni, collocati per 3,91 miliardi di euro, hanno registrato un rendimento del 3,65%, in lieve rialzo rispetto al 3,59% della precedente asta, e una domanda che ha superato il quantitativo offerto di 1,22 volte, quasi 0,4 punti in meno rispetto a un mese fa. Bid-to-cover in calo anche nel caso del decennale (da 1,65 a 1,33) che ha visto il rendimento scendere dal 4,83 al 4,66 per cento.
Per le prossime sedute l’attenzione degli operatori resta alta, visto che dopo Cipro, e in attesa di un attacco in grande stile al nostro Paese nel caso in cui fallissero le consultazioni per la formazione di un governo, potrebbe essere la volta della Slovenia che negli ultimi giorni ha registrato un balzo dei Cds (le assicurazioni anti-default) e dei rendimenti dei titoli di stato.