L’eurodollaro sopra 1,3 in attesa di notizie positive da Nicosia
La possibile soluzione della crisi cipriota spinge la moneta unica. Dopo i minimi da quattro mesi, oggi l’euro è tornato a superare quota 1,3 dollari per la prima volta in cinque sedute in scia delle dichiarazioni di Averof Neofytou, vice presidente del partito di maggioranza cipriota, secondo cui un accordo anti-bailout è ormai vicino.
“Dopo la buona reazione della moneta unica sulla pubblicazione dell’Ifo negativo di questa mattina -rileva Matteo Paganini, Chief Analyst di FXCM Italia- l’euro ha provato a riportarsi oltra il livello di 1,3, nei dintorni del quale sono posizionati molti ordini di stop, grazie ai quali fino a quando non ci porteremo sopra 1,3035, eventuali tentativi rialzisti non potranno essere considerati come definitivi”.
Secondo indiscrezioni, la soluzione della crisi potrebbe passare da un fondo di solidarietà che nazionalizzerà i fondi di previdenza e/o da un prelievo forzoso sui conti correnti “mitigato” a quelli di maggiore entità.
Un’altra ipotesi è rappresentata da un accordo con la Russia, escluso però nelle ultime ore anche dal Ministro delle Finanze di Mosca, Anton Siluanov. Se nel caso in cui nessuna soluzione dovesse funzionare ci sarebbe l’uscita di Nicosia dalla moneta unica, con la conseguente nazionalizzazione del sistema bancario e la riconversione dei depositi in una nuova valuta.