Euro/dollaro: quadro tecnico vede nuovi minimi su rottura al ribasso di 1,2420
Nelle ultime sette sedute il cambio tra euro e dollaro
appare essersi stabilizzato sotto quota 1,25. Dopo la reazione nella prima metà del mese di ottobre con un
picco a 1,2885, il movimento di rafforzamento del biglietto verde è ripreso. “Le
dinamiche di de correlazione che ieri si potevano esaminare laddove il dollaro
guadagnava ulteriore terreno nei confronti della sterlina e dello yen, mentre
lo perdeva contro dollaro australiano e neozelandese – si legge nel commento di
Davide Morone analista di Fxcm – e con un eurodollaro in sostanziale
indecisione appaiono essersi risolte ancora una volta in direzione del trend principale”.
E’ tuttavia prematuro dirlo con certezza “se non ci imbatteremo in nuovi
massimi del Dollari index” e in particolare con riferimento al cambio principe,
quello tra la valuta europea e quella americana: “Sarà da monitorare la release
prevista per le ore 11 sull’inflazione dell’Eurozona, con conferme che tuttavia
dovrebbero provenire da un dato al +0,4% su base mensile e +0,7% per quanto
riguarda il dato core, in diminuzione rispetto al precedente +0,8%. Conferme o
rivisitazioni al ribasso potrebbero dunque rappresentare l’interruttore per i
movimenti al ribasso che, da matrice tecnica, ci attenderemmo”.
Passando al quadro grafico “diviene cruciale
il perforamento al ribasso di area 1,2420 per assistere a discese in direzione
di 1,2395 e possibilità di segnare nuovi minimi in direzione di 1,2360.Non si
possono escludere dinamiche di test delle prime resistenze tra 1,2450 e 1,2435
prima dell’estrinsecarsi di una simile dinamica. Restiamo ancora prudenti
invece per il long, individuando in 1,2470 il primo trigger point per posizioni
d’acquisto con primo e contenuto target a 1,2510″.