Euro/dollaro, prosegue trading range. Non farm-payrolls potrebbero lasciare inalterata la situazione
L’attesa per le rilevazioni sul mercato del lavoro americano a settembre, in uscita nel primo pomeriggio, non modifica la configurazione laterale del cambio euro/dollaro, identificata dal trader indipendente Corrado Duiella tra 1,11 e 1,13: “È il range che ne ha contenuto i movimenti nelle ultime due settimane. Se osserviamo il grafico su time-frame orari troviamo una confluenza di resistenze statiche e dinamiche tra 1,1200 e 1,1220, date dalla trendline che scende dai massimi del 29 settembre, dalle medie mobili a 100 e 200 periodi sui time frame a due e quattro ore e da una serie di massimi e minimi precedenti. I supporti sono chiaramente identificabili nell’area 1,1100/1,1090”.
Quali potrebbero essere gli scenari post dato?
“Mi aspetto un dato sostanzialmente in linea con le attese – spiega Duiella – intorno alle 200.000 unità, a conferma del dato anticipatore sul settore privato uscito lo scorso mercoledì. Ciò lascerebbe probabilmente inalterato l’attuale scenario tecnico, al momento laterale ribassista su time-frame orari con massimi decrescenti e primi obiettivi a 1,11 e segnali di inversione solo sopra 1,1240 confermati in chiusura di candela 2/4 ore”.
“Da un punto di vista di correlazione – riprende Duiella – con le principali valute stiamo assistendo ad una correzione di euro in seguito al rafforzamento avvenuto nell’ultima parte del mese di settembre contro tutte le principali valute ad eccezione dello Yen. In un momento dove, nella maggior parte delle aree che rappresentano le principali valute (Aud , Nzd, Cad, Svizzera, Giappone) si cerca di perseguire l’obiettivo della svalutazione della propria valuta, mi aspetto a breve dichiarazioni da parte della Fed atte a ridimensionare la rivalutazione del USD, indipendentemente dal rialzo o meno tassi (che non mi aspetto comunque prima di dicembre). Non credo che un Usd forte possa sostenere crescita USA , per quanto riguarda l’Euro non mi aspetto correzioni a breve del piano di QE da parte di Draghi che sommato al mandato della BCE e alle ultime dichiarazioni di Weidmann (è corretto l’attuale percorso, non servono ulteriori stimoli) mi orienta ad attese di stabilità del cambio EurUsd”.