Notizie Euro/dollaro in attesa dei non-farm payrolls. Come potrebbe reagire?

Euro/dollaro in attesa dei non-farm payrolls. Come potrebbe reagire?

7 Agosto 2015 09:50

Poca voglia di muoversi per l’euro/dollaro. Il mercato attende i dati sul mercato del lavoro statunitense che verranno diffusi nel primo pomeriggio. Una rilevazione superiore alle attese renderebbe molto probabile il rialzo dei tassi Fed a settembre.

La mattinata sul Forex trascorre
senza spunti di interesse sul fronte del cambio euro/dollaro. Praticamente
invariato in area 1,09, il cross attende la pubblicazione dei dati sul mercato
del lavoro americano
. Le previsioni degli analisti si attestano a 225.000 nuovi
posti di lavoro creati nel settore privato. A giugno i non-farm payrolls erano
stati 223.000. Il mercato guarderà con attenzione anche alla dinamica
salariale.
Il salario medio orario dovrebbe essere cresciuto dello 0,2% a
luglio rispetto al mese precedente. La crescita su base tendenziale dovrebbe
aver accelerato a +2,3% da +2% rilevato in giugno. Dati che assomigliano ai “ulteriori
prove di salute del mercato del lavoro” richieste dalla Fed
nel documento di
accompagnamento alla riunione di politica monetaria di settimana scorsa.

Le aspettative su un rialzo dei
tassi di interesse a settembre da parte della Fed sono cresciute dopo la
pubblicazione dello statement di
accompagnamento alla riunione di settimana scorsa
– sottolinea Michael Hewson,
chief market analyst di CMC Markets UK – e i dati economici pubblicati questa
settimana hanno rinforzato questa sensazione”. Nella stessa direzione sono andate
le parole pronunciate da due membri della Banca centrale americana, Lockhart e
Powell. “Tuttavia – obietta Hewson – da maggio i prezzi delle commodity sono
scesi in media del 13% e quelli del petrolio del 26%. Se si considera che il Food price index elaborato dall’Onu è ai
minimi dal 2009 quello che viene fuori è uno scenario deflazionistico che
potrebbe essere esacerbato da nuovi rialzi del dollaro conseguenti a un rialzo
dei tassi della Federal Reserve”.

Dunque meglio non dare per
scontate reazioni marcate a una sorpresa positiva nei non-farm payrolls. In
ogni caso è più probabile che il mercato reagisca “in maniera più violenta a
dati migliori, anche di poco, delle attese che non a cifre inferiori. Saranno
necessarie figure sorprendentemente negative per spingere la Fed a far slittare
il rialzo dei tassi
” è il commento di Vincenzo Longo, strategist di IG.

Dal punto di vista grafico,
secondo Longo “la prima resistenza rimane a 1,10, massimi settimanali, oltre la
quale il cross di dirigerebbe verso area 1,1115/1,1130, top delle ultime dieci
sedute. Difficile che si vada oltre tale livello a meno di dati inferiori alle
100.00 unità. I supporto rimangono 1,09 e 1,0850. Nel caso di brillanti dati
(non-farm payrolls a +300.000 unità e crescita dei salari intorno al 2,5% a/a)
potremmo assistere anche a un tentativo di rottura del supporto strategico a
1,08, bottom di maggio e luglio, eventualità che sancirebbe la ripresa del
trend discendente a cui abbiamo assistito a inizio anno”.