Euro/dollaro: attenzione al mercato del lavoro Usa e candela mensile di marzo
Dopo una settimana, quella passata, che non ha portato novità rilevanti nello scenario macroeconomico e nel quadro grafico dell’euro/dollaro, inizia oggi un’ottava che si concluderà con la pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro americano. Il check-up mensile è il primo dopo la riunione della Federal Reserve che ha rappresentato, secondo Matteo Paganini di Fxcm “un punto di rottura rispetto a una certa linearità che i mercati conservavano da settimane (mesi in taluni casi). Il dollaro vive una fase di ritracciamento che appare pronunciata ma che sembra presagire a ripartenze come suggerito ad esempio dalla tenuta di area 1,10 di eurusd e dai tentativi di rottura di 1,09, per quello che potrebbe dunque palesarsi come un ritorno all’indebolimento del cambio”.
In effetti la soglia degli 1,09 è già stata perforata al ribasso stamattina con l’euro/dollaro che ha toccato 1,0819. “Dal punto di vista tecnico – è il commento del trader indipendente Filippo Scimone – siamo rimasti dentro il range, a dire il vero amplissimo, della candela del 18 marzo (violata al rialzo solo per una manciata di pip)”. Per la settimana in corso, che porta alla chiusura del mese e alle festività pasquali, Scimone si attende un “abbandono della cautela da parte del mercato. In gioco è l’ampiezza da dare all’ombra inferiore della candela mensile di marzo. Il minimo del mese, salvo sorprese dell’ultima ora, dovrebbe essere al sicuro. Un’ombra inferiore più o meno lunga può dare indicazioni sulla prosecuzione o meno del ritracciamento verso obiettivi più ambiziosi: 1,1096 e area 1,1270/13, il 23,6% di ritracciamento di Fibonacci della discesa tra il massimo di maggio 2014 e il minimo della discesa attuale, ossia del mese di marzo.