Eurodollaro, analisti scommettono sul superamento di 1,4
Poco dopo la chiusura dei listini europei sono necessari 1,3913 dollari per acquistare un euro. Nel corso della prima parte il cross si è spinto fino a 1,3966 usd aggiornando il livello massimo da due anni e mezzo e mettendo nel mirino la soglia psicologica di 1,40 dollari (che non vede dal giugno 2011).
Oggi nel Bollettino mensile della Bce i funzionari dell’Eurotower hanno ribadito una certa dose di fiducia nella ripresa dell’area euro, destinata a proseguire e a spingere al rialzo la domanda interna. Oltre che dal rafforzamento della congiuntura, la moneta unica ha capitalizzato anche la consapevolezza che a questo punto le possibilità di nuove misure espansive da parte dell’istituto guidato da Mario Draghi si riducono notevolmente.
Non la pensa così Danske Bank, che in un report stima che un ulteriore calo dell’inflazione europea spingerà la Bce ad approvare nuove misure di stimolo. “E questo -si legge in una nota preparata dalla banca- potrebbe avvenire prima del previsto”. “I nostri economisti ritengono che l’inflazione ‘core’ (quella calcolata al netto delle componenti più volatili, ndr) a marzo potrebbe scendere allo 0,5% annuo e spianare la strada per nuove misure di allentamento nel corso del meeting della Bce in calendario nel mese di aprile”. A livello operativo, “sembrerebbe probabile che assisteremo molto presto a un nuovo test di 1,4 con forti resistenze a 1,4050 e 1,4172”, rileva l’istituto danese.
Anche per Morgan Stanley l’incrocio eur/usd è destinato a salire nel breve termine. “Confermiamo una strategia buy-on-dips (acquistare in caso di ritracciamenti dei prezzi, ndr) e abbiamo incrementato il livello di ingresso per una posizione di acquisto a 1,3830”. La banca statunitense ha fatto sapere che lo stop è stato fissato a 1,3710 mentre il target è a 1,42 dollari.