Notizie Euro volatile dopo vittoria Tsipras, sostegno da Ifo

Euro volatile dopo vittoria Tsipras, sostegno da Ifo

26 Gennaio 2015 10:16

Avvio di settimana sotto il segno della volatilità per l’euro. Il cross tra euro e dollaro Usa nei primi scorci di giornata si è spinto sui nuovi minimi a oltre 11 anni sotto quota 1,11 (1,1099) come prima reazione alla vittoria di Syriza alle elezioni greche. Poi sui mercati ha progressivamente prevalso l’ottimismo circa la possibilità di una soluzione di compromesso tra Grecia e Bruxelles. L’euro è così risalito velocemente portandosi fino a quota 1,125 grazie anche ai riscontri positivi arrivati dall’Ifo tedesco, salito oltre le attese a gennaio a quota 106,7 punti (consensus era 106,5 punti).

Le urne greche hanno visto la netta affermazione di Syriza, il partito di sinistra radicale anti-austerity, con il 36,3% del totale dei voti che permetterà al partito di Tsipras di aggiudicarsi 149 seggi (inclusi i 50 del premio di maggioranza) su 300, due meno della maggioranza assoluta. Ora il premier in pectore sarà chiamato a formare un governo con l’ausilio di un partner di coalizione. “Se il governo venisse formato con una forza di centro, come ad esempio To Potami, si tratterebbe di una decisione positiva – sottolinea Gianni Zanni, capo della ricerca economica Europa di Credit Suisse -, ma se l’accordo venisse fatto con i Greci indipendentisti potrebbe avere conseguenze negative, a nostro avviso, sul mercato. L’incapacità di formare un governo sarebbe una notizia negativa nel breve termine, anche se consideriamo poco probabile questa possibilità in questa fase”. 

Sul fronte europeo Syriza chiederà un allentamento dell’austerity. “Verosimilmente Syriza chiederà un allentamento del vincolo sul surplus primario – prevede Davide Marone di Fxcm – ma soprattutto una ristrutturazione del pesante debito pubblico che ha oramai raggiunto quota 320 miliardi, cioè il 175% del Prodotto Interno Lordo. Si discuterà più realisticamente di allungamento delle scadenze, con maggiori margini dunque per la Grecia per misure più espansive nel senso di spesa sociale”.