L’euro tenta il recupero alla vigilia del summit
Secondo indiscrezioni l’idea di un piano di salvataggio destinato alla Grecia starebbe riscuotendo un’accoglienza favorevole in Germania, alla vigilia del summit dei capi di Stato e di governo dell’Unione europea. Si tratterebbe di un supporto sui generis, come ha ammesso il commissario Olli Rehn, un piano condizionato alle misure che saranno prese nei prossimi mesi da Atene per uscire dall’impasse (anche perché quelle annunciate dal Primo Ministro ellenico Papandreou non sembrerebbero aver convinto il mercato).
I titoli di Stato si starebbero allineando a questo scenario, con il Bund a 10 anni in caduta libera ed il corrispondente titolo greco in risalita. Continua quindi la rincorsa della moneta unica, che torna a scambiare a ridosso di 1,38 nei confronti del biglietto verde, nonostante le deludenti indicazioni arrivate dai dati relativi la produzione industriale in Italia e Francia.
Protagonisti della seduta anche la sterlina e lo Yen. Il pound esce rafforzato dal report relativo la produzione industriale di dicembre, cresciuta di mezzo punto percentuale. Il crosso con il dollaro registra un impennata a 1,574 mentre per acquistare un euro sono necessari 875p. Indicazioni favorevoli dal fronte macroeconomico anche per la moneta nipponica che scende a 89,67 verso il dollaro ed a 123,53 nei confronti dell’euro grazie al sorprendente +21,2% messo a segno dagli ordini di macchinari a dicembre.
Nella seconda parte di seduta in arrivo dagli Stati Uniti i dati settimanali riguardanti nuove richieste di mutui e scorte di petrolio, la bilancia commerciale di dicembre e in serata, per quanto riguarda il mese in corso, il bilancio federale.
Luca Fiore