Euro ritraccia dopo esito swap greco, debole produzione industriale Uk pesa sulla sterlina
Quotazioni in flessione oggi per l’euro che si mantiene comunque sopra quota 1,32 rispetto al dollaro Usa. Il governo greco oggi ha annunciato che le adesioni allo swap sul debito in Grecia hanno superato ampiamente la soglia del 75% anche se si sono mantenute sotto il 90%, livello che avrebbe evitato il ricorso alle clausole di accordo collettivo (Cac), ossia l’adesione forzata anche di chi non ha aderito allo swap.
Le adesioni degli investitori privati soggetti alla legislazione greca sono state pari all’85,8% dei 177 mln totali oggetto dell’accordo di swap. Atene ha fatto sapere che intende ricorrere alle Cac. Per quanto riguarda i bond in circolazione non sotto la legge greca, che sono pari a circa il 14% dei 206 mld totali, le adesioni sono state pari al 69% per complessivi 20 mld e il governo greco ha esteso il termine ultimo per l’adesione al prossimo 23 marzo.
Alle 14.00 ora italiana si riunirà l’International Swaps and Derivatives Association (Isda) che valuterà se per la Grecia sussiste o meno un credit event. In caso affermativo scattarebbero le clausole di pagamento dei Cds (credit default swap) sottoscritti a copertura del credito greco. Oggi è prevista anche la riunione in teleconferenza dell’Eurogruppo per discutere sui risultati dello swap greco.
Le indicazioni sotto le attese da produzione industriale in Gran Bretagna pesano oggi sulla sterlina scesa di slancio sotto quota 1,58 dollari. Il cross £/$ ha toccato in questi minuti un minimo a 1,5762 dollari. A gennaio la produzione industriale è scesa dello 0,4% su base mensile dal +0,5% del mese precedente. Le attese di consensus erano per un progresso dello 0,3%. A livello tendenziale la produzione industriale ha fatto registrare il maggior calo dal novembre 2009 con un -3,8%. In tenuta invece la produzione manifatturiera (+0,1% m/m e +0,3% a/a).
Nel pomeriggio attesi oltreoceano importanti riscontri circa l’andamento mercato del lavoro negli Stati Uniti. I dati relativi al mese di febbraio sono attesi forti in linea con i riscontri positivi degli ultimi mesi. Il consensus vede la creazione di nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli (non farm payrolls) per 210 mila unità, ritmo lievemente inferiore rispetto ai 243 mila posti creati in gennaio. Guardando al solo settore privato le attese sono di un +220mila dai +257mila del primo mese del 2012. Il tasso di disoccupazione è atteso stabile all’8,3%.