Euro: nuovo calo per le posizioni nette lunghe (Cftc)
La fiducia nella moneta unica inizia a vacillare. Secondo calo consecutivo per le per le posizioni nette lunghe sull’euro che, dopo aver registrato un picco in quota 38 mila, nelle ultime due sedute sono scese prima a 24.100 e poi a 19.100.
Il risultato, ricavato dal Commitments of Traders della statunitense Commodity Futures Trading Commission, è ottenuto dalla differenza tra le scommesse rialziste su future e opzioni e quelle ribassiste e prende a riferimento il cross con il dollaro.
In calo anche il dato relativo il dollaro australiano, che dopo il picco di gennaio a 97 mila è sceso da 54.100 a 44 mila, e quello canadese, passato da 26.600 a 19.400.
Segno meno invece per la sterlina, le cui posizioni nette corte hanno superato quelle lunghe di 23.400 unità (da 16.800), e lo yen, che ha visto i contratti ribassisti superare quelli rialzisti di 65.900 unità (da 61.300).
Nel complesso le scommesse rialziste sul biglietto verde hanno superato il dato “short” di 1,481 miliardi, dai -3,02 miliardi di una settimana prima.