Euro in risalita sul mercato valutario in attesa del G20, yen ritraccia dai massimi a 1 mese
Il cross euro/dollaro viaggi a 1,233 dollari dopo aver toccato un massimo intraday a 1,2349 $. Tra le altre valute ritraccia leggermente lo yen dopo la crescita dei giorni scorsi. Il cross dollaro/yen si mantiene comunque sotto quota 90 a 89,72 yen dopo aver toccato ieri a minimi dal 21 maggio a 89,23 yen.
Riflettori puntati oggi sul vertice del G8 in Canada a cui domani farà seguito la riunione del G20 con il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che vuole evitare che le politiche di rientro dal deficit frenino eccessivamente la ripresa. Ricca l’agenda del weekend canadese per le venti grandi potenze del pianeta: si spazierà dalle politiche di austerity al risanamento dei conti, fino alle nuove tasse su transazioni e istituzioni finanziarie. Pechino a inizio settimana ha invece smorzato le attese relative alle politiche valutarie con la People’s bank of China che ha annunciato una maggiore flessibilità dello yuan alla luce della forza della ripresa economica cinese. Invece il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha rimarcato di voler evitare che le politiche di rientro dal deficit frenino eccessivamente la ripresa. Timori sulla ripresa palesati anche dalla federal Reserve che ha accompagnato la decisione di lasciare ancora fermi ai minimi storici i tassi di interesse con la revisione dell’outlook economico deterioratosi a causa delle peggiori condizioni finanziarie, complice soprattutto la crisi del debito europea.
Sul fronte macroeconomico, dopo le forti delusioni arrivati nel corso della settimana dai dati sul mercato immobiliare statunitense, ieri gli ordini di beni durevoli di maggio hanno fatto segnare una flessione minore del previsto (-1,1% rispetto al -1,4% del consensus), lievemente meglio delle attese anche le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione. Mercato del lavoro che sarà di nuovo al centro delle attenzioni settimana prossima con i dati di giugno sul mercato del lavoro in arrivo tra 7 giorni. Oggi attesa la lettura finale del pil statunitense del primo trimestre (consensus +3%, in linea con lettura precedente) e l’indice fiducia consumatori Università Michigan (lettura finale).