Euro in attesa dei risultati degli stress test, yen prova il recupero
Finale di ottava di consolidamento per il cambio tra l’euro e il biglietto verde che in attesa dei risultati dell’asset quality review e degli stress test passa di mano a 1,2651. Domenica saranno resi noti i risultati delle prove condotte sulle 130 maggiori banche del vecchio continente e gli analisti stimano un risultato complessivamente positivo con circa il 15% degli istituti, in genere minori, che avrà bisogno di essere ricapitalizzato. È la prudenza a prevalere anche alla luce dell’arrivo del virus Ebola a New York.
Il clima di avversione al rischio finisce inevitabilmente per frenare la corsa del dollaroyen (+1,2% nella settimana) che dopo sei sedute consecutive con il segno più fa segnare un lieve arretramento a 108,17 ¥. “Una chiusura al di sopra di 109,00 dovrebbe segnalare un cambiamento di direzione rialzista di breve termine”, rileva Ipek Ozkardeskaya, analista di Swissquote Europe.
Per le sorti del ninja, come è soprannominato lo Usd/Jpy, saranno particolarmente importanti le indicazioni in arrivo la prossima settimana quando si riunirà il board della Federal Reserve e la Bank of Japan presenterà il suo outlook semestrale: la Fed dovrebbe metter fine al terzo piano di quantitative easing mentre la BoJ potrebbe prendere provvedimenti per scongiurare una caduta del tasso di inflazione. “I mercati -continua Ozkardeskaya – temono che i bassi prezzi delle materie energetica possano spingere un’ulteriore deviazione dal target relativi all’Indice dei Prezzi al Consumo del 2% fissato dalla Banca del Giappone”.
In lieve rafforzamento la sterlina (gbp/usd a 1,6058) nel giorno in cui l’Office for National Statistics ha diffuso la stima preliminare relativa la crescita economica del terzo trimestre. Tra luglio e settembre il Pil d’Oltremanica è salito dello 0,7% congiunturale, al di sotto dello 0,9% precedente ma in linea con le stime della vigilia.