Euro, con elezioni Grecia possibile un ulteriore scrollone del 3-5% (analisti)
Focus sempre su Bce e Atene
L’euro negli ultimi mesi è stato trainato al ribasso da due importanti catalyst: la prospettiva di un QE da parte della Bce e la nuova crisi greca. Quest’ultima, secondo gli esperti di Ing, da novembre a oggi ha impattato tra l’1% e il 4% sulla discesa dell’euro. In vista delle elezioni anticipate del 25 gennaio, l’effetto Atene potrebbe tradursi in un ulteriore discesa dell’euro: potenzialmente un altro 3-5% di cali per l’euro/dollaro – rimarca Chris Turner di Ing – specialmente se Syriza dovesse vincere”. Per quanto concerne invece l’operato della Bce, gli esperti di Ing ritengono che nella conferenza stampa del 22 gennaio Mario Draghi annuncerà il QE comprendente l’acquisto di titoli di Stato con i dettagli che però arriveranno solo nel meeting di marzo. Guardando invece oltreoceano, il crollo dei prezzi del petrolio “porterà l’inflazione in negativo negli Stati Uniti all’inizio di quest’anno inducendo la Fed a posticipare il primo rialzo dei tassi al terzo trimestre dell’anno – rimarca Turner – ed è per questo che riteniamo che la maggior parte del calo dell’euro/dollaro si verificherà nella seconda metà dell’anno”.