Notizie ETF ETF sulle materie prime con protezione valutaria

ETF sulle materie prime con protezione valutaria

Pubblicato 6 Giugno 2013 Aggiornato 26 Settembre 2022 08:39

Investire sulle materie prime con un’ampia diversificazione e senza doversi curare del rischio valutario. Sono le caratteristiche principali dell’ultimo arrivato in ordine di tempo sul mercato ETFPlus di Borsa Italiana, l’UBS-ETF plc CMCI Composite SF (EUR). La novità portata da Milano da UBS Global Asset Management, nella doppia versione classe “A” e “I” (la classe I presenta commissioni inferiori ed è dedicata ad investitori che considerano ampi volumi di negoziazione), replica l’andamento dell’indice UBS Bloomberg CMCI Composite Hedged EUR Total Return che si basa a sua volta sull’UBS Bloomberg Constant Maturity Commodity (CMCI) Total Return Index). Il paniere è rappresentativo dei diversi settori di materie prime che vengono ponderate sulla base dei dati relativi a congiuntura e liquidità. L’intento è pertanto quello di offrire un’esposizione dinamica ai diversi componenti dei cinque diversi settori delle materie prime (energia, agricoltura, bestiame, metalli industriali e preziosi). Le ponderazioni sono riviste due volte l’anno, con l’indice che è ribilanciato su base mensile. Al 31 gennaio l’indice vedeva una lieve prevalenza di commodity energetiche (36,67%), seguite da agricole (28,35%), metalli industriali (28,77%), metalli preziosi (6,13%) e bestiame (4,09%).

“Le singole commodity vengono pesate all’interno dell’indice sulla base di modelli di UBSconsumo globali – commenta Simone Rosti, responsabile Italia di UBS ETF – con l’UBS Bloomberg Constant Maturity Commodity Index (CMCI) che è il primo indice di materie prime che diversifica gli investimenti lungo tutta la curva delle scadenze fornendo un’esposizione più continuativa all’asset class ed evitando allo stesso tempo le attività speculative che possono accompagnare i rinnovi mensili degli indici tradizionali”. L’indice UBS Bloomberg CMCI Total Return Index consente infatti di diversificare su varie scadenze di future, ripartendo così l’investimento sull’intera curva delle scadenze e creando i presupposti per un’esposizione su base continuativa ai mercati delle materie prime.
La copertura dal rischio di cambio rispetto all’Euro (le principali materie prime sono quotate in dollari) è effettuata giornalmente, esclusivamente sui rendimenti dell’indice (che vengono convertiti nella valuta rilevante quotidianamente) e non sul valore nozionale. Il fondo adotta una metodologia di replica sintetica facendo quindi ricorso a contratti derivati (swap) per replicare la performance dell’indice di riferimento. Non è prevista la distribuzione di dividendi. Il TER è pari a 0,62% per la versione classe A, mentre scende a 0,45% per quello classe I.