Notizie ETF In Italia il primo ETF smart beta su bond societari high yield

In Italia il primo ETF smart beta su bond societari high yield

Pubblicato 5 Maggio 2015 Aggiornato 26 Settembre 2022 08:38

La ricerca di valore in un contesto di tassi d’interesse ai minimi storici sta spingendo tanti investitori a guardare alle opportunità offerte dalle obbligazioni corporate, sia investment grade sia high yield. Tra le ultime novità per puntare sui bond societari attraverso gli ETF spicca il PIMCO Short-Term High Yield Corporate Bond Index Source UCITS ETF che attraverso un approccio “smart beta” applica un filtro ideato per escludere i crediti più deboli. “Il risultato di questo filtro, che è unico in questo segmento di mercato, è un livello di rendimento simile rispetto a quello dei più tradizionali indici high yield a lungo termine, ma con una volatilità e un rischio di duration inferiori”, sottolinea Stefano Caleffi, responsabile di Source per l’Italia. L’indice sottostante, il BofA Merrill Lynch 0-5 Year US High Yield Constrained, è composto da titoli di debito a breve termine denominati in Dollari Usa di emittenti societari con una qualità del credito al di sotto dell’investment grade. Per essere inseriti nell’Indice i titoli di debito devono avere una scadenza residua inferiore a cinque anni, cedola fissa e un importo minimo in circolazione di 100 milioni di dollari. Dal momento che l’ETF è quotato in Euro e che il rendimento dell’Indice è in dollari Usa, l’investitore domestico è esposto alle variazioni del tasso di cambio tra euro e dollaro. Secondo Mike Trovato, Head of Product Management di PIMCO Europe, “gli investitori in Europa incontrano difficoltà sempre maggiori a generare un reddito significativo, soprattutto perché i rendimenti dei titoli di Stato e i tassi di interesse in Europa resteranno probabilmente a un livello basso ancora per un prolungato periodo. In questo scenario, gli investitori stanno guardando oltre le fonti di reddito tradizionali e trovano opportunità in comparti come l’high yield. Dato l’appiattimento della curva dei rendimenti e i timori degli investitori riguardo al rischio di duration, le obbligazioni high yield con scadenze più brevi possono rappresentare la giusta alternativa”.