ETF settoriali: asset in aumento di 5 volte dal 2008
Da un’analisi di State Street Global Advisors (SSGA) emerge che il patrimonio globale degli ETF settoriali è aumentato di cinque volte dal 2008, raggiungendo i 394 miliardi di dollari di masse in gestione (AUM) a fine del 2016, con 35 miliardi di dollari di raccolta solo l’anno scorso. Gli Stati Uniti hanno visto la crescita maggiore, con un aumento del 548 per cento degli asset in ETF settoriali e 30 miliardi di dollari di raccolta nel 2016. Tuttavia l’Europa è seconda, con un incremento molto vicino a quello degli Stati Uniti, pari rispettivamente a 487 per cento degli asset in ETF settoriali e 3 miliardi di dollari di raccolta lo scorso anno.
Guardando alle aree geografiche, negli ultimi nove anni l’azionario immobiliare si è posizionato come settore più popolare, con l’Europa che ha più che decuplicato gli asset in ETF immobiliari e ha raccolto 9 miliardi di dollari nel 2016. Il resto del mondo ha visto il totale delle masse in gestione passare da 0,4 miliardi di dollari nel 2008 a 9 miliardi di dollari nel marzo 2017.
Il settore immobiliare ha registrato un andamento positivo anche negli Stati Uniti, con un aumento degli ETF sul settore immobiliare pari all’831 per cento e 8 miliardi di dollari di raccolta nel 2016. Tuttavia la tecnologia si è dimostrata il settore più favorevole per gli investitori con un aumento del 1.194 per cento delle masse in ETF, anche se i flussi totali sono scesi di 1 miliardo di dollari lo scorso anno.
“Gli ETF settoriali hanno conosciuto un notevole aumento della popolarità tra gli investitori – rimarca Antoine Lesné, responsabile Strategy & Research di SPDR ETFs (State Street Global Advisors) per l’area EMEA – probabilmente riconducibile al fatto che sono in grado di offrire un’esposizione più mirata rispetto alle esposizioni growth and style, pur mantenendo un buon livello di efficienza in termini di costi. Attraverso l’investimento in un intero settore, è possibile ottenere una maggiore diversificazione, riducendo il rischio di legarsi a un singolo titolo e raggiungendo una dispersione di rendimento molto più ampia rispetto agli indici di stile. Una strategia di rotazione settoriale consente agli investitori di beneficiare del potenziale insito nelle tendenze economiche più prevedibili che possono influire su determinati settori. Dato che il resto dell’anno sarà caratterizzato da eventi politici e da un contesto macroeconomico mutevole, è molto probabile che la popolarità dell’investimento settoriale sia destinata a crescere ancora nel prossimo futuro”.