ETF sempre più gettonati come mezzo per accedere ai temi ESG, per il futuro focus sull’economia circolare e blue economy
BNP Paribas Asset Management ha pubblicato la prima edizione dell’European ESG ETF Barometer, un’indagine che riflette le opinioni di 250 responsabili dell’investimento di assicurazioni, fondi pensione, asset e wealth manager; con lo scopo di monitorare il cambiamento delle prospettive e la loro visione sull’evoluzione delle tematiche sostenibili sull’evoluzione del panorama degli Etf.
Dal survey, condotto lo scorso aprile, emerge che gli ETF ESG rappresentano al momento il 16% di tutti gli attivi degli Etf europei, con il 91% degli investitori intervistati che si aspetta che questo livello rimanga stabile o aumenti nei prossimi 12 mesi. Al contrario, solo il 6% degli intervistati prevede un importante calo del valore degli attivi ESG nei prossimi 12 mesi.
Le credenziali ESG sempre più importanti quando si investe
La tematica degli ESG si conferma come un fattore sempre più determinante quando si parla di investimenti e a dimostrazione di ciò il 57% del campione intervistato ritiene che le credenziali Esg dei gestori patrimoniali siano una considerazione primaria quando si deve decidere con chi investire. L’analisi evidenzia che a livello geografico, gli investitori in Svizzera (72%) e nel Regno Unito (68%) sono maggiormente interessati a un approccio tematico all’investimento Esg, mentre in Italia il medesimo dato è al 50%, mentre è ancora più basso in Francia risultando al 36%. Inoltre, gli intervistati nel Regno Unito (96%) e in Italia (96%) si sono dimostrati i più convinti sulle prospettive di crescita.
Sempre più economia circolare
Quando viene chiesto quali temi siano i più interessanti, l’attenzione degli intervistati si rivolge prevalentemente all’economia circolare. Nel complesso, il 61% di essi si aspetta di concentrare la propria attenzione principalmente su questo tema nei prossimi 12 mesi; la maggiore domanda si osserva in Germania (88%), Francia (66%) e Italia (62%). Insieme alla “blue economy” (gli oceani), l’economia circolare si dimostra particolarmente popolare tra le assicurazioni e i fondi pensione, mentre gli asset manager e i wealth manager considerano l’accesso all’istruzione come un aspetto significativo per i loro investimenti tematici ESG.
I nuovi ETF tematici sempre più visti come strategie attive
Mentre gli ETF tradizionali sono storicamente considerati investimenti passivi, l’indagine ha mostrato che gli ETF tematici di nuova generazione sono sempre più visti come soluzioni attive, poiché gli investitori cercano di sfruttare i megatrend di lungo periodo rappresentati da indici di nicchia. A riguardo l’82% degli intervistati considera gli ETF ESG tematici come strategie attive.
“Il lancio di BNP Paribas Asset Management European ESG ETF Barometer ci fornisce preziose informazioni sul modo in cui evolvono le preferenze degli investitori per gli ETF ESG tematici, commenta Denis Panel, Head of Multi Asset, Quantitative & Solutions presso BNPP AM. “I risultati del sondaggio non solo convalidano il necessario spostamento verso gli indici sostenibili, compresi gli standard dei benchmark allineati all’accordo di Parigi, adottati da BNPP AM alla fine del 2021, ma mostrano anche l’aumento dell’uso degli ETF come mezzo per accedere ai temi ESG, mentre il divario tra ciò che è stato precedentemente considerato “attivo” e “passivo” diventa sempre più sfumato.
“BNPP AM è all’avanguardia nell’innovazione degli ETF ESG da quando nel 2008 ha lanciato un ETF a basse emissioni di carbonio, il BNP Paribas Easy Low Carbon 100 Europe. Nel dicembre 2021, BNPP AM ha aggiornato 18 dei suoi ETF per replicare indici ESG e benchmark allineati all’accordo di Parigi. La gamma ETF di BNPP AM comprende ora temi come l’economia blu, l’immobiliare verde, le infrastrutture sostenibili, la tecnologia medica, l’idrogeno verde e l’economia circolare.