ETF con copertura dal rischio cambio
La crescente volatilità che caratterizza il mercato valutario sta portando gli emittenti di ETF a lanciare prodotti che prevedono una copertura dal rischio cambio. In tal modo gli investitori domestici che intendono esporsi su mercati non facenti parte dell’area euro non dovranno preoccuparsi delle oscillazioni dei tassi di cambio. In tal senso vanno le ultime emissioni sul mercato ETFPlus da parte di iShares, emittente leader mondiale nel mercato dei fondi a replica passiva. Tre dei quattro nuovi ETF quotati ad aprile consentono infatti di investire attraverso replica fisica su primari mercati geografici internazionali avendo una copertura dell’esposizione al rischio valutario. E’ prevista una copertura mensile attraverso un contratto forward a un mese sul Forex al fine di ridurre l’esposizione in valuta. Il ribilanciamento valutario avviene su base mensile. L’attività di hedging permette una copertura quasi totale dal rischio di una svalutazione della divisa in cui è denominato il sottostante rispetto all’Euro. Infatti la coperture può essere inferiore al 100% (sottoesposizione) o superiore al 100% (sovraesposizione) a seconda dell’andamento dell’indice sottostante e del tasso di cambio.
Nel dettaglio l’iShares S&P 500 Euro Hedged Index offre un’esposizione a 500 titoli americani a larga capitalizzazione che rientrano nell’indice S&P 500 per dimensione, liquidità e flottante. L’iShares Msci Japan monthly Euro Hedged espone al mercato azionario nipponico con l’indice Msci Japan, composto attualmente da 339 titoli), mentre l’iShares Msci World monthly Euro Hedged replica l’andamento del Msci World (circa 900 azioni in 14 valute differenti).
“I tre ETF con copertura di rischio di cambio – rimarca Emanuele Bellingeri, responsabile di iShares per l’Italia – forniscono agli investitori una soluzione efficace per evitare inaspettati e calcolati impatti derivanti da fluttuazioni valutarie che, in contesti volatili, possono anche essere particolarmente significativi”.
La tornata di nuove quotazioni di iShares comprendeva anche l’iShares MSCI USA, anche questo a replica fisica del sottostante. L’indice MSCI Usa è ponderato in base alla capitalizzazione ed è volto a rappresentare l’85% delle capitalizzazione borsistica del mercato statunitense. A fine marzo i primi 3 settori sono information technology (19%), finanziari (15,4%) ed energetici (13,2%).