Notizie ETF ETF: a settembre proseguono gli afflussi sul reddito fisso, fuga dagli emergenti

ETF: a settembre proseguono gli afflussi sul reddito fisso, fuga dagli emergenti

Pubblicato 17 Ottobre 2011 Aggiornato 26 Settembre 2022 08:39

L’industria degli ETF ha archiviato il terzo trimestre del 2011 contenendo i deflussi nonostante la violenta correzione che ha caratterizzato i mercati azionari che rappresentano di gran lunga la principale asset class sia in Europa (65,7% del totale) che negli Usa (76,7%). Gli investitori, soprattutto ad agosto e settembre, hanno cercato rifugio nei prodotti difensivi generando forti afflussi sul reddito fisso e sull’oro. Il nuovo European ETF Market Monthly Monitor curato da Deutsche Bank evidenzia come a fine settembre masse gestite a livello globale risultavano pari a 1,2 trilioni di dollari, in calo del 4,3% rispetto a inizio anno. In Europa il calo risulta del 4,7% a 200,6 mld di euro. In controtendenza gli ETP legati alle commodity con aumento in Europa delle masse del 13% a 43,7 mld di euro.
Lo scorso mese si è quindi confermata la tendenza di forti afflussi verso il reddito fisso. Negli Usa gli afflussi verso ETF fixed income sono stati pari a 5,8 mld di dollari che seguono i 4,4 mld di agosto. Tendenza frutto della forte avversione al rischio che ha portato gli investitori ad acquistare massicciamente Treasury statunitensi.


Tengono i replicanti azionari su indici dei mercati sviluppati
In Europa l’industria degli ETF ha visto a settembre deflussi per 152 mln di euro. Un calo contenuto che testimonia il sostanziale equilibrio tra l’aumento delle masse destinate a prodotti su asset difensivi (+603 mln di euro verso il reddito fisso) e i deflussi per 1 mld di euro da quelli azionari. Tra questi ultimi pesano principalmente i deflussi per 1,2 miliardi di euro dagli ETF legati ai mercati emergenti. Di contro gli investitori si sono mostrati propensi a puntare sui replicanti legati agli indici tradizionali dei Paesi sviluppati: afflussi hanno infatti caratterizzato gli ETF legati all’azionario tedesco (364 mld), giapponese (294 mln), britannico (190 mln) e svizzero (+154 mln).
Guardando al trend da inizio anno, si nota come proprio gli ETF che replicano i principali mercati sviluppati sono quelli che hanno attratto maggiori masse. Da soli gli ETF su Germania (11,1 mld di euro) e Usa (3,2 mld) rappresentano la quasi totalità degli afflussi sull’equity da inizio anno, pari a 15,4 mld.