Equita: Alessandro Profumo ed il management conquistano il controllo della Società
Alessandro Profumo ricomincia da Equita SIM. Il banchiere, che il prossimo 6 agosto lascerà la presidenza di Mps, e il management di Equita SIM hanno sottoscritto un accordo con J.C. Flowers & Co., fondo di private equity specializzato nei servizi finanziari, per l’acquisto della partecipazione di maggioranza detenuta nella SIM milanese.
Secondo i termini dell’accordo, Profumo, Francesco Perilli, Fabio Deotto, Matteo Ghilotti, Stefano Lustig e Andrea Vismara creeranno un veicolo che acquisirà il controllo della società. Inoltre, l’attuale management di Equita acquisterà un’ulteriore quota del capitale attraverso ManCo, veicolo del management che già partecipa al capitale della Società. I termini finanziari dell’operazione non sono stati resi noti.
Profumo ricoprirà al carica di Presidente mentre Franceso Perilli manterrà il ruolo di Amministratore delegato. “L’accordo rappresenta l’avvio di una partnership tra Alessandro Profumo, banchiere di grande esperienza già alla guida di primarie istituzioni finanziarie italiane quali UniCredit e Banca Monte dei Paschi di Siena, ed il management di Equita, che detiene la partecipazione rimanente del capitale sociale”. “La partnership -continua il comunicato- è finalizzata a proseguire e rafforzare la missione strategica di Equita quale principale investment bank italiana indipendente, focalizzata in particolare sull’assistenza alle imprese italiane nel loro sviluppo, sull’offrire ai propri clienti accesso al mercato dei capitali e sulla consulenza agli investitori istituzionali”.
“Sono entusiasta -ha detto Profumo- di unirmi a persone con le quali condivido visione e sistema di valori in una realtà fortemente imprenditoriale e dotata di grande reputazione, indipendenza e tradizione da oltre 40 anni”. “Siamo molto contenti di unire le nostre forze a quelle di una figura di assoluto rilievo come Alessandro”, ha commentato Perilli. “Equita torna ad essere una realtà completamente indipendente e a capitale interamente italiano, rafforzando così la nostra vocazione ad essere il punto di incontro tra le medie imprese italiane e gli investitori istituzionali”.