Eni: utile 2013 giù del 33,3%, ma il quarto trimestre è sopra le attese. Cedola di 1,10 euro
Il gruppo petrolifero ha riportato un utile netto adjusted di 1,30 miliardi di euro nel quarto trimestre dell’anno, in calo del 14,3% rispetto all’analogo trimestre 2012. Il consensus Bloomberg era di un utile netto adj a 1,21 mld. Nel quarto trimestre 2013 Eni ha conseguito l’utile operativo adjusted di 3,52 miliardi con una flessione del 29,2% rispetto al quarto trimestre 2012, dovuta principalmente alla Divisione Exploration & Production che ha registrato una contrazione del 31,8% (-1,55 miliardi) a causa di interruzioni straordinarie della produzione e dell’apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro (+4,9%).
L’utile netto adjusted 2013 del gruppo guidato da Paolo Scaroni risulta di 4,43 miliardi di euro, in calo del 35% depurando il risultato dell’esercizio di confronto del contributo Snam alle continuing operations. Il tax rate adjusted è aumentato di 7 punti percentuali, riflettendo il contributo proporzionalmente più elevato del settore Exploration & Production, soggetto a maggiori aliquote fiscali.
Dividendo 2013 di 1,10 euro per azione, stacco cedola il 19 maggio
Il Consiglio di Amministrazione di Eni proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 1,10 euro per azione, in lieve aumento dagli 1,08 euro del 2012, di cui 0,55 euro distribuiti nel settembre 2013 a titolo di acconto. Il dividendo a saldo di 0,55 euro per azione sarà messo in pagamento a partire dal 22 maggio 2014 con stacco cedola il 19 maggio.
“Nel 2013 Eni ha conseguito risultati solidi in un mercato particolarmente difficile. La nostra divisione E&P, nonostante i problemi in Libia e in Nigeria, ha confermato la sua capacità di generare profitti elevati grazie alla leadership di costo ed agli straordinari successi esplorativi”. E’ quanto dichiarato da Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni, nel commentare i risultati del 2013.