Eni: Sonatrach continuerà a lavorare con gruppo italiano (stampa)
"Nonostante le indagini delle quali è oggetto ad Algeri e Milano la sua controllata Saipem in relazione a ipotetici fatti di corruzione legati all'ottenimento di contratti in cambio di tangenti, Sonatrach continuerà a lavorare con il gruppo italiano". Lo ha detto mercoledì l'amministratore delegato di Sonatrach, Abdelhamid Zerguine, secondo quanto pubblicato dal quotidiano algerino El Khabar. Per il manager algerino, Eni ha mostrato "la sua efficienza e professionalità nel corso della sua storica presenza in Algeria".
"Abbiamo ulteriori prospettive per proseguire a lavorare congiuntamente soprattutto nell'unconventional", ha detto Zerguine parlando ai giornalisti a margine della firma di un contratto tra la sudcoreana Daewoo e la jv tra Sonatrach ed Eni. "Abbiamo condiviso esperienze forti e continueremo, spero, a condividere grandi speranze e grandi sfide".
Dal canto suo, Claudio Descalzi, direttore generale E&P di Eni, ha detto che la società "è presente in Algeria da oltre 40 anni e non l'ha mai lasciata neanche in tempi difficili ", che ha attraversato. "L'Algeria ha delle istituzioni molto solide che permettono agli investitori di investire con fiducia", ha detto a margine della cerimonia per la firma.
Inoltre, l'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, aveva affermato sabato scorso a New York che le condizioni per gli investimenti nel settore del petrolio in Algeria "restano favorevoli". A differenza di altri produttori di petrolio in Africa del Nord "attualmente va tutto bene in Algeria" per gli investimenti petroliferi, aveva inoltre sostenuto il manager di Eni durante il Think Tank "Council on Foreign Relations", uno dei più importanti think tank di politica estera americana.
"Abbiamo ulteriori prospettive per proseguire a lavorare congiuntamente soprattutto nell'unconventional", ha detto Zerguine parlando ai giornalisti a margine della firma di un contratto tra la sudcoreana Daewoo e la jv tra Sonatrach ed Eni. "Abbiamo condiviso esperienze forti e continueremo, spero, a condividere grandi speranze e grandi sfide".
Dal canto suo, Claudio Descalzi, direttore generale E&P di Eni, ha detto che la società "è presente in Algeria da oltre 40 anni e non l'ha mai lasciata neanche in tempi difficili ", che ha attraversato. "L'Algeria ha delle istituzioni molto solide che permettono agli investitori di investire con fiducia", ha detto a margine della cerimonia per la firma.
Inoltre, l'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, aveva affermato sabato scorso a New York che le condizioni per gli investimenti nel settore del petrolio in Algeria "restano favorevoli". A differenza di altri produttori di petrolio in Africa del Nord "attualmente va tutto bene in Algeria" per gli investimenti petroliferi, aveva inoltre sostenuto il manager di Eni durante il Think Tank "Council on Foreign Relations", uno dei più importanti think tank di politica estera americana.