Eni: Scaroni domani in missione a Mosca per rinegoziare i contratti gas take or pay
Paolo Scaroni, l’amministratore delegato dell’Eni, incontrerà domani a Mosca i vertici di Gazprom per rinegoziare i contratti di fornitura gas “take or pay”, circa 25 miliardi di metri cubi. In questo tipo di contratti, l’acquirente è tenuto a corrispondere comunque il prezzo di una quantità minima di gas prevista dall’accordo, anche se eventualmente non venga ritirata tale quantità. “Crediamo vi siano buone possibilità per Eni di ottenere migliori condizioni contrattuali sia in termini di prezzo che di flessibilità”, fanno notare gli analisti di Intermonte che mantengono la raccomandazione outperform sul titolo del colosso petrolifero con target price a 20 euro.
La scorsa settimana, secondo indiscrezioni di stampa, Eni avrebbe concluso con successo le rinegoziazioni con la Libia, che riguardavano circa 8 miliardi di metri cubi. “Quest’ultimo accordo è rilevante non solo sul lato G&P, ma anche per la divisione E&P con maggiore produzioni equità gas nel Paese”, afferma il broker. A Piazza Affari il titolo Eni mostra un progresso dello 0,73% a 16,67 euro.
Questa mattina, in una lunga intervista concessa al Sole 24 Ore, il presidente del Cane a sei zempe, Roberto Poli, ha ribadito con forza l’indipendenza del gigante oil italiano. “Da quando ho assunto la presidenza non ho mai ricevuto manifestazioni da parte dei Governi volte ad influenzare la gestione dell’Eni. Le nostre bussole restano la produttività e l’efficienza dei nostri investimenti”. Secondo Poli “è evidente che vi debbano essere dei collegamenti con il Governo. L’Eni ha garantito e deve garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico del Paese”.
Il presidente dell’Eni, sempre nell’intervista concessa al quotidiano di Confindustria, respinge le critiche dei giorni scorsi sul rinnovo dei contratti take or pay fino al 2035. “La scelta dei prolungamenti non è stata solo dell’Eni. Noi abbiamo deciso di portare avanti la scadenza dei contratti dal 2019 al 2035. La Eon Ruhrgas dal 2020 al 2035, GdF dal 2015 al 2030, l’Omv dal 2010 al 2027”.