Eni rafforza la propria presenza in Messico: tre nuovi contratti di esplorazione e produzione
Eni si rafforza in Messico. La società di San Donato Milanese ha annunciato di essersi aggiudicata tre delle dieci aree offshore assegnate dalla Commissione Nazionale degli Idrocarburi (CNH) nel bacino di Sureste, nel golfo del Messico. Questo risultato, precisa una nota, permette ad Eni di ampliare ulteriormente la propria presenza in un mercato che solo con la riforma energetica del 2014 si è aperto ad investimenti stranieri, e che ha un grande potenziale di crescita.
L’aggiudicazione, spiega la società italiana, è l’esito della prima asta petrolifera convocata dalla CNH nell’ambito della "Ronda 2", in cui sono stati offerti blocchi situati in profondità d’acqua variabili tra 20 e 500 metri, nei bacini di Sureste e Tampico-Misantla.
Eni sarà operatore del Blocco 10 (Eni 100%), del Blocco 14, (Eni 60%, Citla 40%), e del Blocco 7 (Eni 45%, Cairn 30% e Citla 25%). Tutte le licenze saranno gestite attraverso la controllata Eni Mexico. L’assegnazione dei contratti, che saranno di production sharing, è soggetta all’approvazione delle autorità.
L’aggiudicazione, spiega la società italiana, è l’esito della prima asta petrolifera convocata dalla CNH nell’ambito della "Ronda 2", in cui sono stati offerti blocchi situati in profondità d’acqua variabili tra 20 e 500 metri, nei bacini di Sureste e Tampico-Misantla.
Eni sarà operatore del Blocco 10 (Eni 100%), del Blocco 14, (Eni 60%, Citla 40%), e del Blocco 7 (Eni 45%, Cairn 30% e Citla 25%). Tutte le licenze saranno gestite attraverso la controllata Eni Mexico. L’assegnazione dei contratti, che saranno di production sharing, è soggetta all’approvazione delle autorità.