ENI, quarto trimestre 2016 migliore delle attese. Attesa per piano strategico
I risultati di bilancio consolidati dell’esercizio 2016 approvati dal consiglio di amministrazione di ENI evidenziano per l’intero 2016 un utile operativo adjusted pari a 2,32 miliardi di euro, in calo del 48% rispetto all’anno precedente. “La variazione è dovuta per 3,3 miliardi alla flessione dello scenario prezzi delle commodity e per 0,6 miliardi al fermo di circa quattro mesi e mezzo della produzione in Val d’Agri e ai minori proventi non ricorrenti in G&P. Tali effetti sono stati parzialmente compensati dai recuperi d’efficienza e dalla riduzione della base costi, soprattutto nel settore E&P, per 1,7 miliardi” precisa una nota societaria. Il dato relativo al quarto trimestre segna un saldo positivo per 1,29 miliardi di euro, +103% rispetto al dato del quarto trimestre 2015.
Nell’ultimo trimestre 2016 si evidenzia un utile pari a 0,46 miliardi di euro, in miglioramento rispetto alla perdita di 0,3 miliardi di euro del quarto trimestre 2015. Il dato è migliore delle stime degli analisti che si attendevano un dato prossimo ai 226 milioni di euro.
“Il miglioramento – precisa una nota societaria – beneficia del recupero della performance operativa e della sensibile riduzione del tax rate adjusted al 58% (era circa il 168% nel quarto trimestre 2015)”.
Il risultato netto adjusted dell’intero esercizio 2016 risulta negativo per 0,34 miliardi di euro, con un peggioramento di 1,14 miliardi rispetto al 2015 che era terminato con un utile di 0,8 miliardi di euro.
“Tale peggioramento riflette la flessione della redditività operativa, la riduzione del contributo delle joint venture valutate all’equity riconducibile allo scenario, nonché l’incremento del tax rate (circa 38 punti percentuali)”.
Il risultato netto dell’intero esercizio 2016 segna una perdita pari a 1,464 miliardi, in miglioramento rispetto al rosso di 8,778 miliardi del 2015, e con risultato adjusted sostanzialmente piatto a -340 milioni. Lo riferisce una nota del gruppo petrolifero emesso dopo il cda. Nel quarto trimestre si registra un utile di 340 milioni.
Dividendo confermato a 0,80 euro
Alla prossima Assemblea degli azionisti Eni proporrà la distribuzione di un dividendo azionario pari a 0,80 euro per azione sul risultato 2016, invariato rispetto al precedente esercizio, di cui 0,40 euro già pagati come acconto. Lo precisa la società attraverso un comunicato in cui si conferma “per il futuro la nostra politica di remunerazione crescente in funzione dell’atteso miglioramento dello scenario e degli utili.”
Claudio Descalzi, Amministratore Delegato, ha così commentato:
“Con questo bilancio si chiude un triennio durante il quale Eni ha completato un processo di profondo cambiamento che ha consentito di affrontare un contesto tra i più difficili nella storia dell’industria oil&gas, rilanciando le prospettive di crescita e preservando la solidità patrimoniale del gruppo. Le prospettive di crescita sono basate sugli importanti risultati che abbiamo ottenuto: la produzione di 1,86 milioni di barili/giorno dell’ultimo trimestre, il rimpiazzo record delle riserve certe, una serie importante di nuovi progetti a elevato valore che contribuiranno a una crescita produttiva media del 3% nel prossimo quadriennio e l’avanzata ristrutturazione dei business middownstream.
Abbiamo nel contempo preservato la solidità patrimoniale, mantenendo il debito ed il leverage a livelli di assoluta sostenibilità. In particolare Eni è stata l’unica major a ridurre il leverage nel periodo 2014-2016. Su queste basi proporremo alla prossima Assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di €0,8 per azione sul risultato 2016 e confermiamo per il futuro la nostra politica di remunerazione crescente in funzione dell’atteso miglioramento dello scenario e degli utili.”
Nella tarda mattinata il management di ENI presenterà alla comunità finanziaria riunita a Londra il proprio piano strategico per il prossimo triennio.