ENI e Unicredit ruggiscono su Borsa Italiana, Atlantia incontenibile (+19%)

L’emergenza Covid-19 continua ad aggravarsi oltreoceano, ma oggi i mercati hanno tenuto bene anche se rallentando sul finale in coincidenza con i cali di Wall Street. Piazza Affari chiude in positivo un’altra settimana all’insegna della volatilità. Il Ftse Mib ha archiviato la seduta di oggi con +1,71% a 15.751 punti.
Sale l’allerta negli Usa, Goldman vede 2° trim da incubo
Il presidente Donald Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti e il Messico hanno concordato di vietare tutti i viaggi non essenziali attraverso il loro confine. Intanto il livello nazionale di allerta per contenere il virus aumenta con il Governatore di New York Andrew Cuomo che ordina a tutti i lavoratori di aziende non essenziali in tutto lo Stato di NY di rimanere a casa. La mossa “causerà perturbazioni” e costringerà le imprese a chiudere, ha ammesso Cuomo.
Intanto Goldman Sachs ha tagliato l’outlook sulla crescita del prodotto interno lordo degli Usa con un maxi downgrade, dalla flessione pari a -5% precedentemente prevista a un crollo -24%% nel secondo trimestre 2020.
Atlantia fa +19%, tra le banche exploit di Bper e Unicredit
Sul parterre di Piazza Affari spicca la performance di Atlantia (+19,12%), ma si sono mosse molto bene anche le due testimonial del lusso (+11,7% Ferragamo e +8,3% Moncler). Sponda dalla possibile ripresa della domanda in Cina. Ieri Burberry ha dato indicazioni sull’impatto più recente dall’epidemia di Coronavirus sul proprio business: dal 24 Gennaio le vendite LFL sono in calo del -40%/-50% e gli impatti erano inizialmente in Mainland China, che nel frattempo ha iniziato a migliorare (come riportato anche da altri players in occasione delle recenti call sui risultati: Brunello Cucinelli, Ferragamo, Prada). Tuttavia nelle ultime settimane il business si è deteriorato in Europa e negli Stati Uniti.
Tra le banche spicca il 11,66% di Bper a seguito dell’annuncio della modifica dell’accordo vincolante sottoscritto con Intesa Sanpaolo, collegato all’OPS lanciata da Intesa su IBI Banca, sulla cessione di un ramo d’azienda costituito da un insieme di filiali (tra 400 e 500 filiali, ndr) del gruppo risultante dall’operazione Intesa-UBI e dai rispettivi dipendenti e rapporti con la clientela. Equita SIM ha calcolato che ai prezzi attuali di Intesa Sanpaolo, Bper dovrebbe investire circa 400 milioni nell’acquisizione rispetto ai 780 mln previsti originariamente, con uno sconto di 350/400 mln rispetto alla valutazione originaria.
Sprint notevole anche per Unicredit (+7,63%).
Bene ENI ed Enel
Prosegue la risalita di ENI (+4,71%) che bissa l’oltre +4% di ieri a seguito del rimbalzo consistente dei prezzi del petrolio.
Bene anche Enel (+1,01% a 5,889 euro) che nel corso della seduta si era spinta fino a 6,35 euro sotto la spinta dei conti 2019 che non hanno deluso le attese con dividendo in crescita del 17% rispetto al precedente esercizio. Il gruppo non vede impatti significativi da Covid-19. Enel ha alzato il velo sui risultati dell’esercizio 2019 da cui emerge che il risultato netto del gruppo ammonta a 2.174 milioni di euro (4.789 milioni di euro nel 2018, -54,6%) per effetto essenzialmente dell’adeguamento di valore effettuato su taluni impianti a carbone. Numeri che hanno soddisfatto gli analisti. Secondo gli analisti di Mediobanca, che assegnano al titolo Enel il rating Outperform, lo sviluppo delle energie rinnovabili, anche se può subire qualche interruzione del cambiamento di fornitura, rimane un forte trend. Raccomandazione Buy da Equita secondo cui i risultati resi noti da Enel sono in linea e vi sono indicazioni positive con impatti contenuti da COVID- 19 anche se sul 2020, viene ridotto l’EPS del -3,5%. Buy anche per Banca Akros che alza il rating dal precedente Accumulate e medesimo target price a 8,60 euro.