Eni, Descalzi: dual exploration model, strategia che ci ha permesso di anticipare cassa
"L'efficacia del dual exploration model è una strategia che ci ha permesso di anticipare la cassa, prima dell'avvio della produzione". E' quanto ha detto Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, in occasione dell'assemblea degli azionisti.
Esempi principali sono le scoperte in Mozambico e in Egitto, dove le cessioni di quote hanno consentito a Eni di incassare più di 9 miliardi di dollari "mantenendo l'operatorship".
Nell'illustrare nuovamente i capisaldi del piano strategico presentato nel mese di marzo, Descalzi ha ribadito che la produzione di idrocarburi è stimata in rialzo del 3% all'anno nel periodo 2017-2020. E al 2020 "Eni prevede nuove scoperte per 2-3 miliardi di barili di petrolio equivalente", nonostante una riduzione del capex rispetto al piano precedente dell'8%.
Grazie ad alcuni fattori, fondamentalmente grazie ai successi della rinegoziazione dei contratti, della strategia esplorativa e delle sinergie con gli asset esistenti, il break-even medio dei nuovi progetti è di circa 30 dollari al barile.
Esempi principali sono le scoperte in Mozambico e in Egitto, dove le cessioni di quote hanno consentito a Eni di incassare più di 9 miliardi di dollari "mantenendo l'operatorship".
Nell'illustrare nuovamente i capisaldi del piano strategico presentato nel mese di marzo, Descalzi ha ribadito che la produzione di idrocarburi è stimata in rialzo del 3% all'anno nel periodo 2017-2020. E al 2020 "Eni prevede nuove scoperte per 2-3 miliardi di barili di petrolio equivalente", nonostante una riduzione del capex rispetto al piano precedente dell'8%.
Grazie ad alcuni fattori, fondamentalmente grazie ai successi della rinegoziazione dei contratti, della strategia esplorativa e delle sinergie con gli asset esistenti, il break-even medio dei nuovi progetti è di circa 30 dollari al barile.