Enel ha alzato il velo sui risultati consolidati preliminari dell’esercizio 2015. Il big energetico italiano ha annunciato di avere chiuso il 2015 con ricavi pari a 75,7 miliardi di euro, in leggera diminuzione dello 0,1% rispetto ai 75,8 miliardi realizzati nel 2014. “Tale leggera contrazione è da attribuirsi – spiega la società nel comunicato odierno – alle minori vendite di energia elettrica, parzialmente compensate da maggiori ricavi per vendite di combustibili e gas”. Sempre nel 2015 Enel ha visto l’Ebitda (margine operativo lordo) attestarsi a 15,3 miliardi di euro, in flessione del 3,2% rispetto ai 15,8 miliardi riportati nel 2014. Una flessione “sostanzialmente riconducibile – ha sottolineato Enel – all’andamento negativo dei tassi di cambio, alla formalizzazione di alcuni accordi nel quarto trimestre del 2015 per l’uscita anticipata di personale in Italia e Spagna, nonché al minor margine da generazione di energia elettrica da fonti convenzionali”. I risultati sono tuttavia migliori rispetto alle attese degli analisti che si attendevano un fatturato di 73,6 miliardi di euro e un Ebitda di 15,1 miliardi. E nel 2015, ha ricordato il gruppo energetico italiano, sono stati centrati gli obiettivi di guidance a fine anno.
L’indebitamento finanziario netto a fine 2015 è stato, invece, pari a 37,5 miliardi di euro, inferiore rispetto ai 38 miliardi fissati quali target nel piano strategico presentato lo scorso novembre, e sostanzialmente in linea rispetto ai 37,4 miliardi registrati al 31 dicembre 2014.
“Durante tutto il 2015 abbiamo affrontato uno scenario macroeconomico molto sfidante dovuto alla lenta ripresa della domanda nei mercati maturi e all’avversa evoluzione dei cambi. Il contributo positivo delle efficienze realizzate sull’intero perimetro e la buona tenuta dei mercati maturi in Italia ed Iberia, oltre che la crescita nelle rinnovabili hanno contribuito al raggiungimento di questi solidi risultati”. Così l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace (nella foto), commentando i dati diffusi oggi.
“Prosegue anche il processo di semplificazione della struttura societaria del Gruppo – ha proseguito il numero uno di Enel – che ha visto le assemblee degli azionisti di Enersis, Endesa Chile e Chilectra approvare, lo scorso dicembre, la prima fase del disegno di razionalizzazione delle partecipazioni in Sud America, il cui completamento è previsto nel corso della seconda metà dell’anno”. A fine 2015 abbiamo inoltre raggiunto un accordo per la cessione della nostra partecipazione in Slovenské elektrarné ed abbiamo avviato il processo di integrazione di Enel Green Power in Enel, che è stato approvato dall’assemblea degli azionisti delle due società lo scorso gennaio e che prevediamo possa concludersi nel primo trimestre del 2016″.
A Piazza Affari il titolo Enel cede solo lo 0,11% a 3,494 euro ad azione, in presenza del Ftse Mib che lascia sul terreno oltre due punti percentuali a 16042,94 punti.