Enel: le linee guida del piano deludono, tonfo del titolo a Piazza Affari
Tonfo di Enel a Piazza Affari in scia ai conti 2011 pubblicati questa mattina nel pre-market. Dopo i primi minuti in asta volatilità il titolo del colosso energetico precipita del 6,45% a 2,85 euro. A pesare sull’azione le linee guida del piano industriale 2012-2016, che gli analisti di Equita definiscono negative. In particolare la revisione al ribasso, anche se già prevista, della politica dei dividendi. Enel infatti ha deciso di tagliare l’attuale pay-out dal 60% al 40% dell’utile netto ordinario del gruppo a partire dal 2012.
Nel piano industriale relativo al 2012-2016 Enel prevede un margine operativo lordo (Ebitda) a 16,5 miliardi di euro nel 2012, 17 miliardi nel 2014 e 19 miliardi nel 2016. L’utile netto ordinario è atteso a 3,4 miliardi di euro nel 2012, 3,8 miliardi nel 2014 e 5 miliardi nel 2016. Nel 2012 l’indebitamento netto è stimato a 43 miliardi di euro, nel 2014 a 39 miliardi di euro e nel 2016 a 30 miliardi. La società prevede un cash flow in crescita, attraverso il rafforzamento dei programmi di integrazione ed efficienza e un piano d’investimenti per complessivi circa 27 miliardi di euro entro il 2016.
Per quanto riguarda i risultati dell’esercizio 2011, il colosso energetico ha riportato un utile netto in calo del 5,5% a 4.148 milioni di euro contro i 4.390 milioni realizzati l’anno prima. L’utile netto ordinario di gruppo si è attestato a 4.097 milioni in flessione del 7%. In crescita dell’8,4% i ricavi che sono stati pari a 79.514 milioni di euro rispetto ai 73.377 milioni del 2010. Il margine operativo lordo (Ebitda) è passato da 17.480 milioni del 2010 a 17.717 milioni del 2011, segnando un progresso dell’1,4% mentre il risultato operativo (Ebit) è aumentato dell’1% a 11.366 milioni contro i precedenti 11.258 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto risulta pari a 44.629 milioni di euro rispetto ai 44.924 milioni di fine 2010. Il cda ha proposto la distribuzione di un dividendo complessivo 2011 pari a 0,26 euro per azione, di cui 0,10 euro per azione corrisposti quale acconto a novembre 2011. Il monte dividendi sull’intero anno ammonta a circa 2.445 milioni di euro.