Notizie Notizie Italia Enel: le linee guida del piano deludono, tonfo del titolo a Piazza Affari

Enel: le linee guida del piano deludono, tonfo del titolo a Piazza Affari

8 Marzo 2012 09:00

Tonfo di Enel a Piazza Affari in scia ai conti 2011 pubblicati questa mattina nel pre-market. Dopo i primi minuti in asta volatilità il titolo del colosso energetico precipita del 6,45% a 2,85 euro. A pesare sull’azione le linee guida del piano industriale 2012-2016, che gli analisti di Equita definiscono negative. In particolare la revisione al ribasso, anche se già prevista, della politica dei dividendi. Enel infatti ha deciso di tagliare l’attuale pay-out dal 60% al 40% dell’utile netto ordinario del gruppo a partire dal 2012.

Nel piano industriale relativo al 2012-2016 Enel prevede un margine operativo lordo (Ebitda) a 16,5 miliardi di euro nel 2012, 17 miliardi nel 2014 e 19 miliardi nel 2016. L’utile netto ordinario è atteso a 3,4 miliardi di euro nel 2012, 3,8 miliardi nel 2014 e 5 miliardi nel 2016. Nel 2012 l’indebitamento netto è stimato a 43 miliardi di euro, nel 2014 a 39 miliardi di euro e nel 2016 a 30 miliardi. La società prevede un cash flow in crescita, attraverso il rafforzamento dei programmi di integrazione ed efficienza e un piano d’investimenti per complessivi circa 27 miliardi di euro entro il 2016.

Per quanto riguarda i risultati dell’esercizio 2011, il colosso energetico ha riportato un utile netto in calo del 5,5% a 4.148 milioni di euro contro i 4.390 milioni realizzati l’anno prima. L’utile netto ordinario di gruppo si è attestato a 4.097 milioni in flessione del 7%. In crescita dell’8,4% i ricavi che sono stati pari a 79.514 milioni di euro rispetto ai 73.377 milioni del 2010. Il margine operativo lordo (Ebitda) è passato da 17.480 milioni del 2010 a 17.717 milioni del 2011, segnando un progresso dell’1,4% mentre il risultato operativo (Ebit) è aumentato dell’1% a 11.366 milioni contro i precedenti 11.258 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto risulta pari a 44.629 milioni di euro rispetto ai 44.924 milioni di fine 2010. Il cda ha proposto la distribuzione di un dividendo complessivo 2011 pari a 0,26 euro per azione, di cui 0,10 euro per azione corrisposti quale acconto a novembre 2011. Il monte dividendi sull’intero anno ammonta a circa 2.445 milioni di euro.

“Nel corso del 2011 il nostro gruppo ha conseguito risultati molto soddisfacenti e ancora una volta in linea con gli obiettivi precedentemente indicati, pur operando in un generale quadro economico sfavorevole, che si è reso ancora più difficile nell’ultimo trimestre dell’anno, in particolare in Italia e in Spagna”. Così ha commentato l’amministratore delegato e direttore generale di Eni, Fulvio Conti. “Nel corso del 2012 si confermerà, perlomeno nella prima parte dell’anno, l’andamento negativo delle economie dei Paesi maturi in cui operiamo, che tuttavia dovrebbero cominciare a dare segni di ripresa a partire dal 2013. Proseguirà invece la crescita dei Paesi emergenti, già manifestatasi nel corso del 2011. In tale contesto, nel corso dei prossimi cinque anni il Gruppo Enel provvederà ad intraprendere rilevanti azioni manageriali in termini di ottimizzazione degli investimenti, incremento delle efficienze e risparmi di costo, con conseguente miglioramento della generazione di cassa. Si prevede che tutto ciò possa consentire di realizzare nell’arco di piano risultati in miglioramento uniti ad un’accresciuta solidità patrimoniale”.
 
Flavia Scarano