Enel calamita acquisti in Borsa prima della trimestrale, attesi numeri solidi in Italia. Focus anche su cessione Open Fiber e nuovo piano
Tanta carne al fuoco nel cda odierno di ENEL. La maggiore utility italiana è chiamata ad approvare i dati del terzo trimestre 2020 (che saranno diffusi nel tardo pomeriggio con conference call del ceo Francesco Starace prevista alle ore 18), ma il board andrà probabilmente ad affrontare altri temi caldi come la cessione di Open Fiber (sul tavolo che l’offerta di Macquarie) e le ultime limatura al nuovo piano strategico che verrà presentato nelle prossime settimane.
Il titolo Enel intanto continua la sua risalita e oggi segna oltre +2,5% in area 7,55 euro, dando seguito al recupero vigoroso messo in atto nelle ultime sedute con un saldo da inizio mese di circa +8%.
Cosa aspettarsi dai dati trimestrali
Gli analisti di Banca Akros vedono un parziale recupero del colosso guidato da Francesco Starace rispetto ai riscontri del secondo quarter. “Prevediamo dati solidi in Italia grazie all’aumento del margini operativi nella fornitura al dettaglio e nella resilienza dell’attività regolamentata”, argomentano gli esperti di Akros. L’ebitda è così stimato a 4,29 mld (-2,5% a/a) con quello relativo all’Italia invece in aumento del 5,3% a 2,01 mld. L’utile netto adjusted di gruppo è visto a +11,3% a 1,133 miliardi. Le svalutazioni legate all’andamento valutario in America Latina potrebbero essere state mitigate dalla resilienza della rete e crescita delle rinnovabili. ENEL Americas prevede un impatto negativo di 0,8-1 miliardi di dollari sull’EBITDA 2020 del Covid19.
Nei primi sei mesi dell’anno Enel aveva riportato ricavi in calo del 18,5% a 33,28 miliardi di euro.
Il management dovrebbe confermare la guidance 2020, che era stata rivista al ribasso in agosto e prevede l’ebitda a 18-18,6 mld di euro, l’utile netto tra 5 e 5,2 miliardi di euro debito netto a 48-49 miliardi di euro.
Target più ambizioso di riduzione emissioni
Nei giorni scorsi Akros aveva alzato la raccomandazione su Enel da accumulate a buy con un target price di 9 euro accogliendo con favore il nuovo obiettivo di ridurre le emissioni. In base alle nostre stime, segnalano da Akros, Enel migliorerà ‘enormemente’ questo rapporto nei prossimi anni (a 31,6 volte nell’esercizio 2023 dalle 23,4 volte nel 2019).
Enel ha incrementato del target di riduzione dell’80% delle emissioni dirette di gas a effetto serra per kWh entro il 2030, prendendo come anno di riferimento il 2017. L’azienda diventa così la prima grande utililty globale integrata che ha stabilito un obiettivo di taglio delle emissioni coerente con gli impegni delle Nazioni Unite a limitare il riscaldamento globale a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali e a raggiungere la neutralità in termini di emissioni entro il 2050, come certificato dalla Science Based Targets initiative (SBTi).
“Con l’impegno per una riduzione così drastica delle nostre emissioni, stiamo guidando la lotta contro il riscaldamento globale” ha dichiarato Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel. “Procediamo lungo questo percorso, lavorando incessantemente per mantenere la nostra leadership nella transizione energetica con un’attenzione sempre crescente alle attività carbon free. Stiamo aumentando la quota di rinnovabili nel nostro mix di generazione. Stiamo lavorando con i nostri clienti per l’efficienza energetica e l’elettrificazione, abilitando il cambiamento attraverso reti affidabili, digitalizzate e resilienti. Un’azienda veramente innovativa e sostenibile non si rifiuta di abbracciare il cambiamento, ma si impegna per guidarlo.”