Enel: al via esame per integrazione delle attività di Enel Green Power, ma senza Opa né Ops
Dopo le recenti indiscrezioni di stampa, i Consigli di amministrazione di Enel e Enel Green Power hanno confermato di aver avviato l’esame di un’ipotesi di integrazione societaria delle attività di EGP all’interno del colosso elettrico, in relazione alla quale hanno provveduto all’individuazione di consulenti legali e finanziari. “Questa ipotesi di integrazione non prevede l’effettuazione di alcuna offerta pubblica d’acquisto (Opa) e di scambio (Ops) avente ad oggetto azioni EGP da parte di Enel”, si legge nella nota pubblicata dal gruppo guidato da Francesco Starace.
A Piazza Affari la notizia ha scaldato il titolo EGP, che mostra un progresso dell’1% a 1,887 euro dopo aver toccato un massimo nei primissimi scambi a 1,968 euro, mentre l’azione Enel registra una flessione di circa mezzo punto percentuale a 4,208 euro. Un paio di settimane fa gli analisti di Berenberg, alzando il giudizio a buy su EGP, avevano ricordato che “Enel Green Power conta per il 50% nelle previsioni di crescita dell’Ebitda di Enel per il periodo 2016-2019, con Enel che controlla solo il 69,2% della società delle fonti rinnovabili”.
Gli esperti della casa d’affari tedesca avevano suggerito che per Enel avrebbe senso “rilevare le minorities di EGP, un’operazione che dovrebbe costare circa 3 miliardi di euro assumendo un premio del 20% e che potrebbe essere finanziata da un dividendo straordinario di Endesa”. Nei giorni scorso il colosso elettrico era finito sotto i riflettori del mercato in scia alla possibile cessione della controllata slovacca: Enel ed Eph avrebbero infatti raggiunto un accordo per la cessione di parte del 66% detenuto da Enel su Slovenske Elektrarne.