Emergenti in testa a metà anno
La grande novità della prima metà dell’anno è stata la progressiva riscoperta dei mercati emergenti che si sono aggiudicati la palma di miglior scommessa dell’anno con un balzo del 17% per l’indice Msci Emerging Markets. Ritorno in auge degli emergenti che si è tradotto in forti flussi verso tali mercati.
Per gli ETF sui mercati emergenti i primi cinque mesi dell’anno rappresentano il miglior filotto da inizio 2013, quando si è concluso un periodo di sette mesi consecutivi di flussi positivi. “Nel definire le allocazioni – rimarca l’ETF Landscape di giugno di BlackRock – gli investitori si sono apparentemente concentrati sul miglioramento dei fondamentali degli emergenti, piuttosto che sulla retorica protezionistica che ha caratterizzato la campagna elettorale statunitense”.
La Cina nella prima parte dell’anno ha registrato una tenuta della crescita migliore del previsto e dal canto loro realtà quali Brasile e Russia stanno uscendo più velocemente del previsto dal contesto recessivo. Anche il dollaro debole ha offerto una importante sponda ai mercati emergenti. Storicamente, gli asset dei mercati emergenti hanno registrato una forte performance in uno scenario in cui il dollaro statunitense si stava deprezzando e questo è stato tendenzialmente un indicatore di flussi verso gli ETF dei mercati emergenti.
Le attese di una Federal Reserve ferma nel prossimo meeting, con ulteriori rialzi dei tassi rimandati alla parte finale dell’anno se i riscontri dall’economia statunitense torneranno ad essere positivi.
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