Elezioni 2013: il FT si corregge, Monti e Bersani guide credibili per l’Italia
Dopo la replica di Mario Monti al commento di ieri del Financial Times, che non lo vedeva come "l'uomo giusto per guidare l'Italia, il quotidiano inglese corregge il tiro. Monti ha difeso il suo operato sostenendo che l'aumento delle tasse fosse un "imperativo" per la situazione nella quale l'Italia si trovava nel 2011, e che il suo ingresso in politica è motivato dal non voler tornare indietro rispetto alla strada intrapresa.
Il Financial Times oggi pubblica un articolo a pagina 8 dai toni molto più pacati, almeno nei confronti dell'attuale presidente del Consiglio italiano, sostenendo che Monti e Bersani abbiano credibilità personale sufficiente ad essere una guida credibile per far uscire l'Italia dalla recessione, purchè siano chiari rispetto ai rispettivi programmi politici. "Monti e Bersani dovrebbero usare il voto del mese prossimo per innescare in nuovo inizio", sostiene il quotidiano britannico. Non si risparmiano invece le critiche a Berlusconi, definito il "laughing cavalier" (cavaliere che ride) che ha molto promesso e poco mantenuto, e che vuol tornare dopo aver lasciato il Paese sull'orlo di un precipizio fiscale.
Il Financial Times oggi pubblica un articolo a pagina 8 dai toni molto più pacati, almeno nei confronti dell'attuale presidente del Consiglio italiano, sostenendo che Monti e Bersani abbiano credibilità personale sufficiente ad essere una guida credibile per far uscire l'Italia dalla recessione, purchè siano chiari rispetto ai rispettivi programmi politici. "Monti e Bersani dovrebbero usare il voto del mese prossimo per innescare in nuovo inizio", sostiene il quotidiano britannico. Non si risparmiano invece le critiche a Berlusconi, definito il "laughing cavalier" (cavaliere che ride) che ha molto promesso e poco mantenuto, e che vuol tornare dopo aver lasciato il Paese sull'orlo di un precipizio fiscale.