El-Erian su BTP: investitori in modalità wait and see. La sua opinione su flat tax e reddito cittadinanza
Mohamed El-Erian, capo economista di Allianz, commenta in un'intervista al Corriere della Sera i recenti smobilizzi che hanno affossato, soprattutto nella sessione dello scorso 16 maggio, i BTP italiani, e che hanno provocato l'ampliamento dello spread.
"Dopo aver navigato in un panorama politico e geo-politico insolitamente fluido, i mercati attendono di avere maggiore chiarezza prima di rispondere significativamente ai nuovi sviluppi. In parte questo è dovuto a fattori compensativi che ora si stanno gradualmente alleggerendo, come l'offerta di ampia liquidità ogni mese da parte delle banche centrali. E in parte perché molto del chiacchiericcio politico negli ultimi anni non si è tradotto in vere rotture nell'economia e nella finanza", fa notare El-Erian, continuando:
"In questo contesto, non mi sorprenderebbe se i mercati aspettassero maggiori indicazioni concrete sul processo di formazione del governo in Italia. Questo però non significa che non ci sarà volatilità. Oltre ai problemi domestici, gli investitori in asset italiani navigano 3 maggiori transizioni globali: nelle dinamiche della crescita globale, nelle politiche delle banche centrali, e nei regimi operativi dei mercati".
Alla domanda del Corriere sul rischio di una fuga dall'Italia, innescato da eventuali elezioni anticipate, l'economista risponde così:
"E' più probabile che gli investitori restino in una modalità di wait and see. Cosa succederà sui mercati è legato anche all'appetito globale per il rischio insieme alla tempistica con cui la Bce deciderà di esaurire il suo programma di acquisti di asset".
Riguardo alle proposte di Lega e 5 Stelle, relative rispettivamente alla flat tax e al reddito di cittadinanza, El-Erian afferma che, "sebbene attraenti in termini di più efficienza (la flat tax) e come risposta ai disagi sul mercato del lavoro portati dalla tecnologia (il reddito di base), serve un approccio più olistico, che introduca anche importanti analisi redistributive e incentivi. Per aver successo devono essere sostenuti da progressi negli strumenti di inclusione e l'allineamento degli incentivi".
"Dopo aver navigato in un panorama politico e geo-politico insolitamente fluido, i mercati attendono di avere maggiore chiarezza prima di rispondere significativamente ai nuovi sviluppi. In parte questo è dovuto a fattori compensativi che ora si stanno gradualmente alleggerendo, come l'offerta di ampia liquidità ogni mese da parte delle banche centrali. E in parte perché molto del chiacchiericcio politico negli ultimi anni non si è tradotto in vere rotture nell'economia e nella finanza", fa notare El-Erian, continuando:
"In questo contesto, non mi sorprenderebbe se i mercati aspettassero maggiori indicazioni concrete sul processo di formazione del governo in Italia. Questo però non significa che non ci sarà volatilità. Oltre ai problemi domestici, gli investitori in asset italiani navigano 3 maggiori transizioni globali: nelle dinamiche della crescita globale, nelle politiche delle banche centrali, e nei regimi operativi dei mercati".
Alla domanda del Corriere sul rischio di una fuga dall'Italia, innescato da eventuali elezioni anticipate, l'economista risponde così:
"E' più probabile che gli investitori restino in una modalità di wait and see. Cosa succederà sui mercati è legato anche all'appetito globale per il rischio insieme alla tempistica con cui la Bce deciderà di esaurire il suo programma di acquisti di asset".
Riguardo alle proposte di Lega e 5 Stelle, relative rispettivamente alla flat tax e al reddito di cittadinanza, El-Erian afferma che, "sebbene attraenti in termini di più efficienza (la flat tax) e come risposta ai disagi sul mercato del lavoro portati dalla tecnologia (il reddito di base), serve un approccio più olistico, che introduca anche importanti analisi redistributive e incentivi. Per aver successo devono essere sostenuti da progressi negli strumenti di inclusione e l'allineamento degli incentivi".