L’effetto-Aso dura poco, l’euro torna a scendere contro dollaro e yen
“Infondata e falsa”. Con queste parole la portavoce del ministro delle Finanze francese Safia Otokore ha liquidato l’indiscrezione relativa un possibile taglio del merito di credito francese. Nel 2012 sia Standard and Poor’s che Moody’s hanno fatto uscire Parigi dal fatidico club della tripla A mentre sul giudizio massimo di Fitch pesa un outlook negativo.
Nonostante la smentita, l’euro attualmente quota nei pressi dei minimi intraday contro dollaro e yen a 1,3068 e a 113,68 yen, rispettivamente lo 0,4 e lo 0,6 per cento in meno rispetto al dato precedente. Sale invece l’incrocio con la divisa britannica, in crescita a 0,8149.
In precedenza la moneta unica era stata sostenuta dalle dichiarazioni del Ministro delle finanze giapponese Taro Aso, che ha annunciato l’intenzione dell’esecutivo nipponico di acquistare titoli emessi dall’Esm.
Secondo gli operatori la mossa di Aso è dettata dalle difficoltà incontrate dall’esecutivo nel convincere la BoJ ad acquistare direttamente bond esteri per indebolire la divisa nipponica.
Intanto le indicazioni macro continuano a rimarcare la debolezza della congiuntura nel Vecchio continente. A novembre la disoccupazione europea ha toccato un nuovo record all’11,8% e le vendite al dettaglio sono cresciute dello 0,1%, al di sotto del +0,3% del consenso.