Edmond de Rotschild: “La Cina non è una minaccia per i mercati occidentali: sottopesare gli Emerging market e puntare su Europa e Usa”
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Calo del fatturato e degli ordinativi in Italia. Secondo i dati diffusi oggi, a giugno il fatturato dell’industria è diminuito dello 0,5% rispetto al mese prima, condizionato dalla contrazione delle vendite sul mercato interno, mentre rimane pressoché stabile su base trimestrale. Nel confronto con il mese precedente il calo è diffuso a tutti i principali raggruppamenti di industrie, risultando particolarmente marcato per il comparto dell’energia. Anche gli ordinativi hanno registrato a giugno un calo congiunturale sia su base mensile (-0,9%) sia nel complesso del secondo trimestre (-0,4%).
"I numeri dell'Istat destano grande preoccupazione perché certificano lo stato di sofferenza dell'intero comparto industriale - ha commentato il presidente di Codacons, Carlo Rienzi - La crisi dei consumi che sta vivendo il paese, con la spesa delle famiglie che non riparte e una domanda debole, si riflette in modo diretto sui dati relativi all'industria". "Dati pessimi - ha sottolineato Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori - Ora rischio recessione per il secondo trimestre".
"I numeri dell'Istat destano grande preoccupazione perché certificano lo stato di sofferenza dell'intero comparto industriale - ha commentato il presidente di Codacons, Carlo Rienzi - La crisi dei consumi che sta vivendo il paese, con la spesa delle famiglie che non riparte e una domanda debole, si riflette in modo diretto sui dati relativi all'industria". "Dati pessimi - ha sottolineato Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori - Ora rischio recessione per il secondo trimestre".