Notizie Notizie Italia EdF taglia la testa a Edison: Quadrino si fa da parte nel giorno del vertice Italia-Francia

EdF taglia la testa a Edison: Quadrino si fa da parte nel giorno del vertice Italia-Francia

26 Aprile 2011 13:36

Nel giorno del vertice bilaterale Italia-Francia i cugini d’Oltralpe sferranno un attacco al mondo corporate tricolore. E lo fanno mirando dritto al cuore. Dopo il lancio dell’Opa di Lactalis su Parmalat tocca a Edison vedersi tagliare la testa, con un riassetto al vertice che ha forte addosso l’odore della vendetta. Mentre il presidente del Consiglio Berlusconi, durante la conferenza stampa a Villa Madama dopo il vertice con Nicolas Sarkozy, non ha risposto ad una domanda di un giornalista sul decreto antiscalate, Umberto Quadrino alla guida del gruppo elettrico italiano per undici anni si è fatto da parte, anzi è stato messo da parte nel giorno dell’asseblea che ha messo il sigillo sul bilancio 2010. Edf, azionista di Foro Buonaparte a cui spetta la scelta dell’A.d., l’ha messo alla porta: non ha ricandidato il manager per un terzo mandato, seppure a termine, visto che il prossimo cda di Edison resterà in carica per un solo anno. I francesi hanno puntato dritto su un manager che parla la loro lingua.


L’amministratore cooptato da Edf nel cda di Edison lo scorso gennaio, che ha il volto di Bruno Lescoeur, fa al caso giusto. Lescouer siede nel comitato strategico di Edison solo da qualche mese ma a suo favore gioca la grande esperienza nel mercato del gas: secondo gli addetti ai lavori ha il profilo ideale. Quadrino non ha nascosto l’amarezza che porta con sè questo giorno. “Non se lo aspettava nessuno come conclusione, ma questo non vuole dire nulla. Spettava ai francesi designare un amministratore delegato e l’hanno fatto”, con queste parole Quadrino, da oggi non più a.d. di Edison, ha confermato che la sua uscita dal gruppo è stata una sorpresa e che nessuno poteva prevederlo. “È stato un capitolo bellissimo – ha proseguito nel corso di un’improvvisata conferenza stampa dopo l’assemblea degli azionisti di Edison – un’esperienza straordinaria. Dicono che sono stato il più a lungo responsabile di Edison/Montedison. L’unico rammarico – ha aggiunto l’ex a.d. – è quello di lasciare l’azienda in un momento non proprio brillante, dopo dieci anni brillanti, ma sono sicuro che i nuovi responsabili concluderanno positivamente quanto in sospeso, in particolare i contratti sul gas”.


Quadrino ha poi spiegato che la carica che vantava nel comitato strategico gas di Edf è decaduta automaticamente con la sua uscita da Edison e ha però precisato che con il gruppo d’Oltralpe il dialogo continua anche se di proposte concrete non ne ha ricevute. Quanto ai rapporti, non sempre idilliaci, con il presidente Zuccoli, Quadrino ha voluto allontanare qualsiasi polemica: “c’è sempre stato un buon rapporto: quello che conta comunque è come è stato svolto il lavoro, nelle nostre riunioni, consigli e comitati strategici. È stata una gestione – ha voluto sottolineare – totalmente condivisa”. L’ex ad di Edison lascia in sospeso la trattativa per chiudere sui take or pay con Russia, Algeria, Qatar e Libia, per le forniture di gas, ma lascia aperta anche la partita relativa ai giacimenti egiziani di Abu Qir. Mentre sul fronte italiano ha portato a casa l’ultimo risultato. Edison ha annunciato giovedì scorso di aver ceduto per 78 milioni di euro il 2,7% del terminale LNG di Rovigo ai partner ExxonMobil e Qatar Terminal, mentre sono rimasti immutati gli accordi riguardanti la disponibilità della capacità di rigassificazione, che scadranno nel 2034, secondo i quali ad Edison spetta l’80%, pari a 6,4 miliardi di metri cubi di gas all’anno.


“Si tratta di un’operazione positiva, che permette al gruppo di ridurre l’indebitamento e di mantenere invariato il contratto di affitto della capacità del terminale LNG fino al 2034”, commentano gli analisti di Equita. “Edison possedeva il 10% di GNL Adriatico che è stata valutata 288 milioni, contro un valore implicito incluso fra gli asset regolati di circa 150 milioni. L’impatto teorico positivo sulla valutazione è circa del 4%”, aggiunge il broker che ricorda che oggi si è tenuto l’incontro bilaterale Italia-Francia. Se dovesse emergere un clima politico più disteso, potrebbe essere favorito il raggiungimento di una possibile soluzione anche per Edison che ha i patti da rinnovare entro settembre”, conclude l’esperto nella nota uscita oggi, che conferma il rating reduce con target di 0,8 euro.