Notizie ETF DWS riaccende la guerra dei prezzi in Europa, tagliati i costi su 21 ETF

DWS riaccende la guerra dei prezzi in Europa, tagliati i costi su 21 ETF

Pubblicato 9 Dicembre 2020 Aggiornato 26 Settembre 2022 08:37

DWS taglia le commissioni su 21 suoi ETF e con questa mossa di fine 2020 minaccia di riaccendere la guerra dei prezzi tra i fornitori di ETF in Europa. DWS, asset manager che fa capo a Deutsche Bank e vanta 745 miliardi di euro in gestione, è tra gli emittenti di spicco presenti nel Vecchio continente che si sono fronteggiati in questi anni a suon di sforbiciate ai costi dei loro fondi passivi quotati contribuendo ad accelerare il ritmo di crescita degli ETF a discapito dei più cari fondi comuni gestiti attivamente.

Il ritmo del taglio dei costi era rallentato ultimamente e si iniziava a pensare che i prezzi per gli ETF tradizionali non potessero scendere ulteriormente. L’ultima tornata di tagli alle commissioni da parte di DWS, che va da un ritocco al ribasso di soli 2 punti base a tagli vistosi di 61 punti base, suggerisce che la concorrenza sui costi vedrà altri round nel prossimo futuro.

L’ultima sforbiciata ai costi da parte di DWS risaliva all’ottobre 2018. DWS è ad oggi il secondo maggiore fornitore di ETF in Europa dietro BlackRock e ha attirato afflussi netti di $ 12,5 miliardi nei suoi ETF nei primi 10 mesi del 2020, già oltre i $ 9 miliardi raccolti sull’intero 2019 (dati ETFGI). BlackRock tramite la controllata iShares ha registrato afflussi netti in Europa per 32,8 miliardi nello stesso arco di tempo, poco più della metà rispetto a $ 59,8 miliardi di tutto il 2019.

Al terzo posto in Europa c’è Lyxor che quest’anno registra afflussi per soli 322 mln $ e su cui tornano – stando a quanto riportato dal Financial Times – voci di una possibile cessione da parte di Société Générale. Tra i possibili acquirenti vengono fatti i nomi di Amundi (che così balzerebbe al 2° posto in Europa davanti a DWS) e BNP Paribas.

La revisione delle commissioni di gestione da parte di DWS riguarda 21 diversi ETF Xtrackers, 18 dei quali quotati anche sul mercato italiano. La commissione omnicomprensiva annuale (TER) sarà dimezzata, da 0,30% a 0,15%, per l’ETF Xtrackers MSCI USA Swap UCITS ETF, caratterizzato da oltre 2,5 miliardi di euro di Asset under Management. I tagli interesseranno poi un ETF su Mercati Emergenti, l’Xtrackers che replica un indice di azioni giapponesi, tutta la gamma di ETF Xtracker globali settoriali, e quelli sull’area Asia-Pacifico ex Giappone. Riduzione dei costi anche per l’ETC che replica l’andamento dell’Argento. La riduzione è in vigore del 2 dicembre 2020.
“Il nostro obiettivo è quello di rendere gli ETF e gli ETC Xtrackers più competitivi possibile, cercando in ogni momento di cogliere le opportunità offerte dalle economie di scala. Ciò al fine di mettere a disposizione dei nostri investitori prodotti indicizzati altamente efficienti”, ha dichiarato Simon Klein, Global Head of Passive Sales di DWS. “Non si tratta di tagli alle commissioni a breve termine. Saranno duraturi”, ha aggiunto.